Tour de l’Eurométropole 2018, Mads Pedersen brucia Drucker e Naesen

 Mads Pedersen conquista grazie a una volata lunghissima il Tour de l’Eurométropole 2018. Sul traguardo di Tournai il portacolori della Trek-Segafredo ha riacciuffato negli ultimi 100 metri Tiesj Benoot (Lotto Soudal), che aveva provato ad anticipare il gruppo dei fuggitivi attaccando a due chilometri dall’arrivo, precedendo Jempy Drucker (BMC) e Oliver Naesen (Ag2R La Mondiale). Per il 22enne danese, che in stagione si è piazzato al secondo posto al Giro delle Fiandre, si tratta del decimo successo tra i professionisti e del quarto in stagione. Beffati dunque i velocisti, condizionati da una caduta avvenuta nel corso del terzultimo giro, con il solo Arnaud Démare (Groupama-FDJ) che ha provato a restare in corsa inserendosi nell’azione promossa nel corso della penultima tornata e che ha deciso la gara.

La corsa inizia con la caduta e il ritiro di Michael Van Staeyen (Cofidis). Una caduta che non raffredda i bollenti spiriti di Nathan van Hooydonck (BMC) e Maarten Kooistra (SEG Racing), che si lanciano subito all’atacco. A loro si aggiungono Danilo Wyss (BMC), Karl Patrick Lauk (Fortuneo Samsic), Michael Rice (Hagens Berman Axeon) e Lionel Taminiaux (AGO-Aqua Service) che vanno così a formare un sestetto in testa alla corsa. Il gruppo lascia subito fare, senza reagire, concedendo un vantaggio che dopo 35 chilometri è già oltre i sette minuti.

A quel punto in gruppo si comincia a tenere sotto controllo, con il distacco che resta sostanzialmente stabile fino a 110 chilometri dalla conclusione, quando il distacco inizia a diminuire. Malgrado cadute e ritiri dovuti soprattutto alla pioggia il ritmo resta abbastanza elevato all’inseguimento, con il distacco che cala vistosamente. A metà corsa restano dunque meno di quattro minuti agli uomini di testa con il gruppo che dunque fa capire di poterli andare a riprendere facilmente. Un rallentamento provoca così la sortita di Rudy Barbier, Quentin Jauregui (Ag2r La Mondiale), Preben Van Hecke (SportVlaanderen-Baloise) e Michel Dernies (Roubaix-Lille Métropole) che si lanciano all’inseguimento degli attaccanti.

All’ingresso del circuito finale, 14,7 km da percorrere cinque volte, i fuggitivi del mattino hanno un vantaggio di 3’15” sul quartetto all’inseguimento, mentre il gruppo ha perso nuovamente terreno, passando sulla linea con un ritardo di 5’10”. Trek-Segafredo e LottoNL-Jumbo sono a quel punto le prime a prendere di nuovo in mano il gruppo e il loro lavoro favorisce il rapido ricongiungimento con i contrattaccanti, con i fuggitivi della prima ora che vedono crollare il margine sotto i 2′ già a 45 chilometri dall’arrivo.

A questo punto davanti fa capolino anche la Groupama-FDJ, mentre davanti perde contatto Rice. Il quintetto di superstiti inizia il penultimo giro con un vantaggio rimasto di 1’28”. Proprio nel corso di questa tornata si sviluppa un’azione decisamente interessante promossa da Jasper Stuyen (Trek-Segafredo), sulla cui ruota si portano Oliver Naesen (Ag2R La Mondiale), Alex Kirsch (WB Aqua Protect Veranclassic), Jean Pierre Drucker (BMC), Tiesj Benoot (Lotto Soudal) e, soprattutto, Arnaud Démare (Groupama-FDJ), la cui presenza obbliga le formazioni degli altri velocisti, dimezzate poco prima da una caduta che vede coinvolto senza conseguenze Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo) a riorganizzarsi rapidamente.

Al suono della campanella che annuncia l’ultimo giro gli undici uomini al comando sono accreditati di un vantaggio di poco superiore ai 20 secondi, con Naesen che forza decisamente l’andatura e Benoot che lo spalleggia in vista del cartello dei -10, quando dal gruppo principale evade con un’azione di potenza Mads Pedersen (Trek-Segafredo), che raggiunge il compagno di squadra Stuyven e gli permette di rientrare su Benoot, Naesen, Drucker e Kirsch, rimasti soli in testa. Il gruppo torna a tiro del nuovo drappello formatosi in testa ai -6 dall’arrivo, ma una nuova accelerazione di Benoot complica il ricongiungimento, con il vincitore delle Strade Bianche 2018 che viene marcato stretto da Mads Pedersen e Naesen.

Nel frattempo da un gruppo principale sempre più ridotto evadono altri corridori e in testa rimangono 10 unità che uno scatenato Benoot prova a selezionare con una nuova progressione ai -2. Il 24enne belga si presenta solo sotto il triangolo rosso, con il tandem della Trek-Segafredo che si fa carico dell’onere dell’inseguimento e lancia uno sprint lunghissimo. Benoot si pianta negli ultimi 200 metri e Pedersen, partito ad oltre 300 dall’arrivo, riesce a resistere al tentativo di ritorno di Drucker modificando leggermente, con astuzia e malizia, la traiettoria nei 50 metri conclusivi.

Ordine di arrivo Tour de l’Eurométropole 2018

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