Modern Adventure, Leo Hayter: “Gli anni che ho passato alla Ineos sono ricordi offuscati. Posso ancora fare tutto”
Leo Hayter è pronto a un secondo inizio della sua carriera. Il britannico sembrava lanciato a diventare uno dei grandissimi talenti della sua generazione, con la vittoria del Giro d’Italia Giovani Under23 2022 e della Liegi-Bastogne-Liegi U23 2021 a cui ha fatto inevitabilmente seguito il passaggio da professionista nel 2023, con la divisa della INEOS-Grenadiers. A quel punto, però, il classe 2001 ha iniziato a soffrire di problemi di salute mentale, fino al punto di decidere, nell’agosto 2024, di lasciare il ciclismo per curare la depressione. Ritornato in sella nel 2025 per la Chrono Des Nations, l’inglese ha firmato un contratto con la Modern Adventure per il 2026, con l’idea di ricominciare la sua carriera da professionista nel neonato team dei fratelli Hincapie, che ha appena ottenuto la sua prima licenza Professional.
Adesso quindi il 24enne è pronto a iniziare una nuova avventura. In un’intervista a Cyclingnews racconta: “Mi sento ancora molto inesperto come corridore e sento come se avessi perso molte opportunità di crescere in quegli ultimi anni passati alla Ineos. Gli anni che ho passato alla Ineos sono ricordi offuscati. Pensavo che in quegli anni avrei davvero capito in cosa specializzarmi, ma non è successo. Direi che almeno per ora tutto sta andando bene. Ok, sono pur sempre uno che ha passato 10 mesi completamente senza salire in sella, quindi in questi ultimi mesi è stato un lento progresso”.
Leo Hayter prosegue riflettendo sulla sua carriera: “Tutto sta andando nella giusta direzione e tutto si evolve positivamente. Ma sono un atleta che si paragonerà sempre a ciò che era nella sua forma migliore. Non ho dubbi che riuscirò a tornarci e la mia squadra mi supporta molto. Voglio tutto, lo vorrei ora, ma non funziona così. Da Under-23, andavo forte in diversi tipi di corse, ma non avevo ancora capito dove mi avrebbe portato esattamente. Penso di essere ancora nella stessa posizione ora. Mi vedo ancora come un corridore giovane, anche se mi vedono come qualcosa di diverso. Quindi posso ancora fare tutto“.
Infine il britannico ha ricordato il primo incontro con George Hincapie e Bobby Hincapie, proprietario della Modern Adventure: “Quando ho parlato con George e Bobby a luglio per la prima volta, hanno fatto sembrare che i primi anni sarebbero stati abbastanza basici per il team. Quando ho visto il team camp a Greenville, che tutto era pronto a inizio dicembre, sono rimasto impressionato e, in un certo senso, sorpreso. Per come il team mi era stato presentato da George e Bobby a luglio ero un po’ insicuro se unirmi a loro. Non lo hanno fatto sembrare tanto buono quanto lo è. Ora mi chiamano il veterano del team, non so se mi dovrei offendere o no (ride, ndr). Anche se sulla carta sono un pro che ha corso competizioni importanti, sento di avere ancora tanto da imparare e capire. Ci sono tante corse che penso di poter vincere o provare a vincere“.
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