Giro dell’Appennino 2018, prova di forza di Ciccone

Giulio Ciccone conquista il Giro dell’Appennino 2018. Partito sulla Bocchetta assieme a Fausto Masnada (Androni-Sidermec) e Amaro Antunes (CCC Sprandi Polkowice), il corridore della Bardiani-CSF ha la meglio in un finale molto tattico in cui, a gruppo ormai battuto, il terzetto di attaccanti prova più volte a distansiarsi, per poi giocarsi invece il successo in una lunga volata ascendente a via XX Settembre. A trionfare è dunque il giovane abruzzese, che in uno sprint in rimonta supera Antunes e Masnada.

Dopo una serie di scatti a prendere rapidamente il comando della corsa sono Mateusz Taciak (CCC Sprandi Polkowice), Fernando Barcelo Arangon (Euskadi-Murias), Enrico Salvador (Carrera Gavardo), Emanuele Onesti (D’Amico Utensilnord), El Mehdi Chokri (Dimension Data), Filippo Fortin (Felbermayr Simmplon Wels) e Luca Colnaghi (Sangemini-MgKvis). Su di loro provano a rientrare Evgenj Kobernyak (Gazprom-Rusvelo) e Dominik Amman (Voralberg Santic), che tuttavia non riusciranno mai a rientrare, fino ad essere ripresi in vista del primo passaggio al Passo dei Giovi.

Dopo aver raggiunto un vantaggio massimo di poco superiore ai cinque minuti, con la Bardiani – CSF a condurre l’inseguimento sin dalle prime fasi della corsa, i fuggitivi cominciano a fare fatica, iniziando a perdere terreno in corrispondenza delle salite. Il più attivo è Salvador, che passa in testa ai primi quattro GPM di giornata, restando sulla Bocchetta con i soli Taciak e Barcelo Aragon, con lo spagnolo ultimo ad arrendersi al rientro dei migliori. Dopo lo splendido lavoro anche della Androni – Sidermec, infatti, sulla salita simbolo della corsa sono iniziati gli scatti dei big, con Edoardo Zardini (Wilier-Selle Italia) primo a muoversi.

A prendere il largo sono invece Giulio Ciccone (Bardiani-CSF), Fausto Masnada (Androni-Sidermec) e Amaro Antunes (CCC Sprandi Polkowice), che scollinano con un vantaggio di 51″ su Zardini e 1’07” sul gruppo dopo aver ripreso l’attaccante a tre chilometri dallo scollinamento. Con la strada che riprende presto a salire verso Franconalto il terzetto al comando riesce a guadagnare ancora terreno, scollinando con un vantaggio di oltre due minuti poi all’ultimo passaggio a Passo dei Giovi, dove ad inseguire restano solo una decina di corridori.

A fine discesa, a 25 chilometri dalla conclusione, il vantaggio diventa di 2’10”, con i tre attaccanti che sanno di avere una buona carta da giocarsi. Malgrado alcuni corridori rientrino da dietro, il gruppo fa fatica a guadagnare terreno, mancando l’intesa necessaria. A 13 chilometri dal traguardo il ritardo è dunque ancora di due minuti, con gli attaccanti che capiscono ormai di avere la vittoria in pugno.

Iniziano dunque gli attacchi in testa alla corsa, con Masnada che cerca di anticipare mentre il vantaggio sale ulteriormente, tanto ad entrare sulla sopraelevata di Genova con un vantaggio di 2’45” che cresce ancora malgrado si vada avanti a scatti nel finale. Giulio Ciccone ci prova più volte, temendo l’arrivo in volata, che invece è inevitabile ormai. Malgrado i tanti sforzi infruttuosi, a spuntarla poi allo sprint lanciato da Fausto Masnada è proprio Ciccone, con Antunes alle sue spalle e l’altro italiano a chiudere il podio.

Ordine di arrivo Giro dell’Appennino 2018

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