La polizia francese non usa Strava per multare i ciclisti che infrangono il divieto di allenamento. La teoria aveva cominciato a girare nei giorni scorsi sui social tramite alcuni account transalpini e se ne ĆØ iniziato a discutere anche in Italia nel contesto di un acceso dibattito ancora non del tutto sopito sulla possibilitĆ e sullāopportunitĆ di andarsi ad allenare (Con gli ultimi decreti emanati appare evidente che ĆØ impossibile per i ciclisti allenarsi visto che si parla di uscite āin prossimitĆ della propria residenzaā). Su alcuni profili del noto social erano apparse risposte da parte di un account chiamato āPolice Nationalā che informa i trasgressori che, āin seguito a denuncia anonima veniva preso atto dellāinfrazione allāisolamento impostoā e, di conseguenza, lāutente veniva informato che era stato redatto un verbale contenente una multa di 135ā¬. Gli utenti venivano cosƬ invitati a portare reclamo o giustificare il proprio spostamento entro 15 giorni.
Un buon deterrente forse, ma assolutamente nulla di ufficiale nĆ© di vero. Lo ha confermato un portavoce della polizia nazionale transalpina a 20Minutes, spiegando che āquellāaccount ĆØ un fake, non ha niente a che vedere con noi. La polizia non ha alcun account su Stravaā. Andando a farsi un giro sui social, si notano numerosi altri account dello stesso tipo, con nomi sempre leggermente diversi, usando spazi o trattini vari, e generalmente il logo ufficiale delle forze di polizia. Si tratta tuttavia dunque sempre di account falsi.
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