Etoile de Bessèges 2025, l’UCI indaga sugli incidenti con le auto: “Si stanno adottando misure, prendiamo estremamente sul serio la questione della sicurezza dei corridori”

L’Unione Ciclistica Internazionale preoccupata per gli incidenti verificatisi all’Etoile de Bessèges 2025. Sia nella seconda che nella terza tappa della corsa transalpina ci sono stati momenti di paura quando delle automobili estranee alla gara si sono ritrovate a incrociare la marcia del gruppo, mettendo così fortemente a rischio la sicurezza dei corridori. Anche se, fortunatamente, in entrambi i casi non vi sono state gravi conseguenze, il secondo episodio ha portato alla protesta degli atleti e alla decisione, da parte di ben otto squadre, di abbandonare la corsa e non riprendere la tappa, conclusasi con soli 78 uomini rimasti in gara.

Riguardo a tali incidenti, l’UCI ha quindi deciso di indagare e prendere delle misure per evitare che si ripetano: “L’Unione Ciclistica Internazionale sta indagando su due distinti incidenti avvenuti durante la corsa a tappe francese di Classe 1, l’Étoile de Bessèges – Tour du Gard – recita il comunicato emesso dal massimo organismo del ciclismo – Entrambi gli incidenti – nel corso della seconda tappa di giovedì 6 febbraio e della terza tappa il giorno successivo – hanno coinvolto un autoveicolo estraneo all’evento sul percorso di gara”.

Si stanno adottando misure per evitare il ripetersi dei problemi verificatisi in queste tappe, anche se alcune squadre hanno deciso di ritirarsi dalla gara – prosegue la nota – L’UCI continuerà ad indagare a fondo sulla questione delle chiusure stradali e ad adottare le misure necessarie, tenendo presente che gli organizzatori sono soggetti alla tabella delle sanzioni di cui all’articolo 2.12.011 dei Regolamenti UCI.

L’UCI sottolinea che prende estremamente sul serio la questione della sicurezza dei corridori e ha anche preso atto delle preoccupazioni sollevate da SafeR, la struttura dedicata alla sicurezza dei ciclisti nel ciclismo su strada professionistico maschile e femminile”, conclude il comunicato.

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