I Numeri del 2019: Dylan Groenewegen plurivittorioso davanti a Primož Roglič e Pascal Ackermann. Caleb Ewan specialista dei Grandi Giri, Elia Viviani miglior italiano
Chi si è imposto il maggior numero di volte nel 2019? È riservato ai plurivittoriosi di stagione il quarto appuntamento con la rubrica “I Numeri del 2019”. Nell’ultimo anno sono stati 9 i corridori ad aver sfondato la doppia cifra nella casella dei successi (tre in più rispetto al 2018), mentre in 35 sono saliti almeno 10 volte sul podio. Il nostro bilancio comprende i 50 atleti più performanti: come 12 mesi or sono vengono rappresentati tutti i Continenti, con l’Europa a fare la voce grossa con ben 42 esponenti. In calo il numero dei portacolori di formazioni Professional (15, con un saldo negativo di 2 nel raffronto con l’anno passato), con gli alfieri di team World Tour che salgono da 33 a 35. Cresce anche il gap anagrafico tra il più longevo e il più giovane tra i vincenti: se Alejandro Valverde (Movistar) si conferma il sempreverde più brillante, quest’anno lo scarto di età con Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick Step) arriva a sfiorare i 20 anni.
Come spesso accade è un velocista il tiranno stagionale. Tagliando il traguardo con le braccia alzate per ben 15 volte, Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma) incrementa di uno il bottino personale del 2018 e succede in questa particolare graduatoria ad Elia Viviani (Deceuninck-Quick Step), che dopo le 18 gemme del 2018 si è fermato a quota 11 scivolando al sesto posto assoluto. Al contrario di quanto seppe fare lo sprinter veronese, però, il neerlandese si è collocato in cima soltanto a questa graduatoria dimostrando, con appena otto piazzamenti complessivi tra il secondo e il terzo posto, una certa infallibilità nelle occasioni in cui è riuscito a disputare una volata “pulita”. Secondo gradino del podio sovraffollato, con la coppia di ruote veloci della Bora formata dai “quasi nemici” Pascal Ackermann e Sam Bennett accompagnata da un valletto maestoso come Primož Roglič (Jumbo-Visma), a testimonianza di come le compagini tedesche e olandese abbiano espresso i corridori più prolifici.
Per tutti e tre c’è però un premio di consolazione. Grazie ad otto piazze d’onore e sei gradini più bassi, Ackermann è infatti l’atleta ad essere salito sul podio il maggior numero di volte. 27 sono le apparizioni del teutonico, ovvero una in più dello stesso Roglič e di Caleb Ewan (Lotto Soudal). Tra i regolaristi merita senza dubbio una menzione Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), che ha nobilitato la maglia di campione europeo indossata fino ad agosto con un 2019 condito da 22 piazzamenti tra i tre, uno in meno del connazionale Viviani, per il settimo score assoluto in questa particolare graduatoria. Da segnalare, rispetto alla top ten dei successi, anche le “irruzioni” di Alejandro Valverde (Movistar), che con o senza maglia iridata è transitato sul palco delle premiazioni in 20 occasioni, e di un Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) che ha incamerato piazzamenti da “medaglia” in 19 circostanze.
Roglic e Bennett hanno invece ottenuto il maggior numero di vittorie in appuntamenti del massimo circuito. Le loro griffe in competizioni del World Tour sono state 11 a testa, ovvero due in più del tandem della Deceuninck-Quick Step composto da Julian Alaphilippe (unico della lista ad essersi intascato anche una Monumento, facendo sua la Milan-Sanremo) ed Elia Viviani. Anche in questa “specialità” i nomi ricorrono, con le novità che rispondono a quelli di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quick Step) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates). Assume particolare rilievo la performance dello sloveno, che da neoprofessionista ha saputo andare a bersaglio cinque volte in competizioni della massima categoria, risultando secondo assoluto alle spalle dell’inarrivabile Roglic tra gli uomini da Grandi Giri e apponendo come cornice il podio finale alla Vuelta.
A proposito di Grandi Giri, il maggior numero di soddisfazioni se l’è tolto Caleb Ewan. Il cambio di casacca ha giovato allo sprinter aussie che, grazie al poker calato il pokerissimo tra Giro d’Italia e Tour de France, ha sconfessato completamente la decisione della Mitchelton-Scott che, proprio nel 2018, lo sacrificò sull’altare dei capitani di turno per la generale escludendolo dal roster di tutti e tre gli appuntamenti di tre settimane. Alle sue spalle, neanche a dirlo, si colloca Roglič (quattro squilli, tre frazioni più la generale della Vuelta), precedendo ancora Pogačar e Richard Carapaz (Movistar), la cui tripletta è stata interamente confezionata al Giro d’Italia tra tappe e classifica finale. Nella top ten di questa graduatoria si segnala la presenza di tre alfieri della Deceuninck-Quick Step: Fabio Jakobsen, Philippe Gilbert e Julian Alaphilippe, tutti capaci di esultare due volte tra Vuelta e Grande Boucle.
Tra le curiosità statistiche, infine, se ne impone una. L’unico corridore di un team Professional a infilarsi nelle posizioni di vertice dei plurivittoriosi è il fuoriclasse Mathieu van der Poel (Corendon Circus). Nonostante una stagione distribuita ancora tra ciclocross e strada, il talento neerlandese è riuscito a dettare legge 11 volte, nobilitando il palmares con due acuti in appuntamenti World Tour – tra i quali spicca la zampata al cardiopalma dell’Amstel Gold Race – al netto del numero esiguo di inviti ricevuti dalla squadra di appartenenza. Alle sue spalle tra gli atleti della seconda serie si piazza Christophe Laporte (Cofidis, Solutions Crédits) con 9 timbri, davanti a un ritrovato Bryan Coquard (Vital Concept-B&B Hotels) e a Marco Benfatto (Androni-Sidermec).
A proposito di italiani, scende da otto a sette il numero di presenze tra i migliori 50 della stagione. Sul podio tricolore trovano spazio proprio Viviani e Benfatto precedendo un rigenerato Niccolò Bonifazio (Total Direct Energie), con Trentin che a sua volta si staglia davanti a Matteo Pelucchi (Androni-Sidermec) con i suoi 6 sigilli e 12 podi, Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Davide Cimolai (Israel Cycling Academy), questi ultimi con 4 affermazioni e rispettivamente 10 e 9 podi complessivi ciascuno.
I 50 corridori più vittoriosi nel 2019
Ciclista | Squadra | Vittorie totali | Vittorie GT | Vittorie WT | Podi |
Dylan Groenewegen | TJV | 15 | 1 | 4 | 23 |
Pascal Ackermann | BOH | 13 | 2 | 7 | 27 |
Primož Roglič | TJV | 13 | 4 | 11 | 26 |
Sam Bennett | BOH | 13 | 2 | 11 | 25 |
Julian Alaphilippe | DQT | 12 | 2 | 9 | 19 |
Elia Viviani | DQT | 11 | 1 | 9 | 23 |
Mathieu van der Poel | COC | 11 | 0 | 2 | 13 |
Caleb Ewan | LTS | 10 | 5 | 8 | 26 |
Alexey Lutsenko | AST | 10 | 0 | 1 | 14 |
Christophe Laporte | COF | 9 | 0 | 0 | 14 |
Tadej Pogačar | UAD | 8 | 3 | 5 | 11 |
Bryan Coquard | VCB | 8 | 0 | 0 | 17 |
Marco Benfatto | ANS | 8 | 0 | 0 | 12 |
Fabio Jakobsen | DQT | 7 | 2 | 4 | 15 |
Alexander Kristoff | UAD | 7 | 0 | 1 | 19 |
Álvaro José Hodeg | DQT | 7 | 0 | 1 | 11 |
Niccolò Bonifazio | TDE | 7 | 0 | 0 | 11 |
Fernando Gaviria | UAD | 6 | 1 | 4 | 14 |
Daryl Impey | MTS | 6 | 1 | 3 | 13 |
Matteo Trentin | MTS | 6 | 1 | 1 | 22 |
Jesús Herrada | COF | 6 | 1 | 1 | 10 |
Maximilian Schachmann | BOH | 6 | 0 | 4 | 9 |
Matteo Pelucchi | ANS | 6 | 0 | 0 | 12 |
Richard Carapaz | MOV | 5 | 3 | 3 | 8 |
Jakob Fuglsang | AST | 5 | 1 | 4 | 15 |
Egan Bernal | INS | 5 | 1 | 4 | 12 |
Alejandro Valverde | MOV | 5 | 1 | 2 | 20 |
Arnaud Démare | GFC | 5 | 1 | 1 | 14 |
Mike Teunissen | TJV | 5 | 1 | 1 | 12 |
Thibaut Pinot | GFC | 5 | 1 | 1 | 9 |
Adam Yates | MTS | 5 | 0 | 2 | 11 |
Tim Wellens | LTS | 5 | 0 | 1 | 10 |
Remco Evenepoel | DQT | 5 | 0 | 1 | 9 |
Stefan Küng | GFC | 5 | 0 | 1 | 7 |
Eduard-Michael Grosu | DMP | 5 | 0 | 0 | 16 |
Marc Sarreau | GFC | 5 | 0 | 0 | 11 |
Tim Merlier | COC | 5 | 0 | 0 | 9 |
Krists Neilands | ICA | 5 | 0 | 0 | 9 |
Benoit Cosnefroy | ALM | 5 | 0 | 0 | 8 |
Ben Hermans | ICA | 5 | 0 | 0 | 8 |
Enrique Sanz | EUS | 5 | 0 | 0 | 8 |
João Rodrigues | W52 | 5 | 0 | 0 | 7 |
Philippe Gilbert | DQT | 4 | 2 | 3 | 9 |
Simon Yates | MTS | 4 | 2 | 3 | 7 |
Peter Sagan | BOH | 4 | 1 | 4 | 17 |
Wout van Aert | TJV | 4 | 1 | 3 | 10 |
Lorrenzo Manzin | VCB | 4 | 0 | 0 | 14 |
Diego Ulissi | UAD | 4 | 0 | 0 | 10 |
Davide Cimolai | ICA | 4 | 0 | 0 | 9 |
Ivan Ramiro Sosa | INS | 4 | 0 | 0 | 8 |
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