CDM Pista 2018/2019, bilancio azzurro positivo per la prima prova
Si è conclusa ieri la prima delle sei prove del challenge UCI che si è disputata in Francia. E gli Azzurri si sono subito scatenati: 1 oro (Maria Giulia Confalonieri) , 1 argento ( Letizia Paternoster) e 2 bronzi (quartetti donne e uomini con doppio record italiano nel settore maschile). Questo il bilancio in termini di “medaglie” ma c’è molto di più: per il settore femminile una nuova consapevolezza, per quello maschile conferme e acquisizione di sicurezza.
Così il Ct Edoardo Salvoldi che, in modo obiettivo, analizza la prima trasferta in Coppa:
“In funzione dell’acquisizione dei punti in previsione olimpica, siamo partiti con il piede giusto. Analizzando prova per prova, in particolare il quartetto e il madison siamo consapevoli che ci manca la continuità per progredire. Abbiamo la necessità di allenarci più volte insieme per arrivare alla gara con più soluzioni e meno dubbi: è indispensabile se vogliamo crescere e progredire anche se siamo un’ottima squadra.
Nelle specialità individuali come l’Omnium, sono molto soddisfatto della prestazione di Letizia che non è al top della condizione e quindi proprio per questo, il risultato vale ancora di più. Mi aspettavo qualcosa di più dalle specialità veloci. Credo che questa sia comunque la giusta e utile esperienza per provocare una reazione perché, senza illusioni, siamo in grado di dimostrare di avere del potenziale anche in questo settore.
Infine, una considerazione per l’oro di Maria Giulia Confalonieri nella corsa a punti. Avevo già evidenziato dopo la vittoria al campionato europeo quanto mi rende particolarmente felice quando è un’atleta come lei a raggiungere una vittoria importante. E’ sempre disponibile, è consapevole delle proprie potenzialità all’interno del gruppo. E’ un bellissimo esempio per tutte le altre ragazze”.
Soddisfazione anche per il Ct Marco Villa, in particolare per il valore del quartetto confermato con la conquista del bronzo: “Con il quartetto abbiamo confermato il valore raggiunto e onorato il titolo europeo. Purtroppo un piccolo errore nella qualifica ci è costato la finale 1-2 posto. Non solo. Fare 3’53” in tutte le prove e, soprattutto migliorarsi ancora nella terza prova, credo sia la conferma della forza e della classe del gruppo.
Un vero peccato per la caduta di Consonni nell’omnium proprio quando era in sesta posizione e pronto a giocarsi tutto. La corsa del madison è stata fatta a 58 km/h di media e ha messo un po’ più di ritmo nelle gambe sia a Lamon che a Consonni che, correndo poco a questi livelli, si sono difesi bene e credo abbiamo acquisito un po’ più di sicurezza”.
Dal 26 al 28 ottobre sarà il Canada ad ospitare la seconda prova di Coppa. Per gli azzurri un altro importante appuntamento.
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