Francia, per 15 giorni niente bici anche per i professionisti
Niente bici per i professionisti in Francia. Il decreto è entrato ieri in vigore alle 12:00 e da subito sono stati effettuati controlli a tappeto. Tra i primi ad essere controllati, alle 12:08, è stato Rudy Barbier, che di rientro dalla sua sessione di allenamento è stato fermato nei pressi di casa. Graziato dagli uomini della polizia, anche lui come tutti i suoi colleghi dovrà allenarsi in casa per le prossime due settimane (scelta al momento già annunciata dalla Ag2r La Mondiale). È la conseguenza del decreto emanato dal Governo transalpino nella serata di lunedì. Come in Spagna, dunque, anche Oltralpe lo stop è valido per tutti, professionisti compresi. Lo spiega chiaramente il Ministro dello Sport Roxana Maracineanu.
“I 15 giorni di isolamento annunciati dal Presidente della Repubblica devono essere rispettati alla lettera da tutti i cittadini, compresi gli sportivi amatoriali e professionisti – spiega a L’Equipe – Invito tutti a seguire l’indicazione principale: restate a casa e non uscite, neanche per un allenamento. Restare a casa significa restare a casa. Fare attività fisica significa uscire nei pressi di casa per sgranchirsi le gambe, all’interno dell’ambiente familiare, ma riducendo comunque la durate di queste uscite per poter tornare velocemente a casa”.
L’ex iridata del nuoto ha successivamente ribadito il concetto in maniera chiara, consapevole comunque delle difficoltà ed eventuale modificare il decreto in seguito, per adattarlo meglio agli sportivi di alto livello: “Restare in casa è possibile per 15 giorni, anche per gli sportivi di alto livello. Ovviamente, in base agli sviluppi della pandemia, in seguito sarà il momento di pensare a qualcosa di diverso, vedendo se nell’ambito professionistico o amatoriale c’è la possibilità di ragionare come una azienda che non deve perdere le proprie risorse umane e le proprie competenze, optando per delle uscite organizzate per mantenere il capitale fisico degli atleti”.
Per il momento tuttavia, il decreto vale per tutti senza eccezioni perché gli atleti “hanno la possibilità di mantenersi in forma a casa propria con del materiale adeguato per mantenersi fisicamente da casa”.
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