Tour de France Femmes 2022, ancora tanti attacchi per Nicole Frain: “Se fossi in lei non prenderei il via per questa tappa”
Il direttore sportivo della Parkhotel Valkenburg ha provato a difendere la sua atleta dalle tante critiche arrivate da dentro la corsa e via social
Si continua a discutere di quanto successo al Tour de France Femmes 2022 tra Marta Cavalli (FDJ Suez Futuroscope) e Nicole Frain (Parkhotel Valkenburg). Le due atlete sono state protagoniste, infatti, di un brutto incidente le cui immagini hanno fatto il giro del mondo: mentre l’azzurra stava rallentando per evitare una caduta, la campionessa australiana l’ha colpita da dietro ad alta velocità, facendola finire a terra e costringendola ad abbandonare la corsa. Fortunatamente la vincitrice della Freccia Vallone 2022 sta bene e la collega si è subito scusata per quanto è accaduto. Questo però chiaramente non è bastato a calmare le polemiche.
Tra i più agguerriti c’è chiaramente Stephen Delcourt, ds della FDJ Suez Futuroscope, che ha espresso il suo desiderio di non rivedere la classe 1992 in corsa: “Se fossi Nicole Frain non prenderei il via per questa tappa – ha dichiarato ieri mattina prima della partenza della terza frazione ai microfoni di CyclingNews – Ma io non sono lei, il suo direttore sportivo o l’organizzatore della corsa”.
Attacchi molto duri a cui sono seguiti anche quelli sui social, con molti utenti che hanno paragonato questa situazione di corsa a quanto successo tra Fabio Jakobsen e Dylan Groenewegen al Giro di Polonia 2020. In difesa della sua atleta si è schierato il ds Bart Faes: “Non era sua intenzione fare questo – ha dichiarato sempre a CyclingNews – Non era sua intenzione colpire qualcuno, non poteva essere il suo desiderio. Se avessi saputo che era intenzionale, l’avremo certamente esclusa”.
“Nicole stava rientrando da una caduta a ruota di una sua compagna – ha aggiunto – Hai bisogno di uno o due secondi per reagire. Loro stavano andando a 63 km/h: se non guardi per un secondo, e può succedere, hai già coperto 15 metri. Ha detto che pensava ci fosse un buco. Non ha realizzato cosa è successo e che c’era una caduta”.
Riguardo invece al confronto con la situazione dei due colleghi uomini ha dichiarato: “Tutte le reazioni su Twitter e e tutte le cattiverie, le persone che non sono in corsa e non hanno visto quello che è successo … ha provato a frenare e ovviamente non è riuscita a farlo in tempo. L’altra situazione è molto differente. C’era uno sprint di gruppo e questo è molto diverso. Hai un secondo per reagire guardando al gruppo e non riesci a vedere cosa succede“.
“Le atlete e lo staff hanno avuto una pessima nottata – ha concluso – Abbiamo provato a bloccare i social media, ma lei li ha letti e ha pianto. Abbiamo parlato un po’ di minuti. Forse ci sono delle reazioni in gruppo, ma non così tante da voler lasciare la corsa. Molte persone nelle corse di ciclismo sanno cosa è successo e questa è la cosa più importante. Non c’era l’intenzione di colpire qualcuno”.
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