La lunga vicenda, prima sportiva e poi giudiziaria, che ha coinvolto Marion Sicot è arrivata a conclusione. La ciclista francese è stata infatti condannata a 10 mesi di carcere, con sospensione della pena, ed a una sanzione di 5000 euro dal Tribunale penale di Montargis: l’accusa che le è stata imputata e per cui è stata riconosciuta colpevole è quella di possesso e importazione di prodotti dopanti. Sicot era già stata sanzionata dalla giustizia sportiva, nel 2021, con due anni di squalifica; all’epoca venne però considerato il contesto in cui l’atleta francese si era trovata, contesto che l’aveva vista vittima di molestie da parte di alcuni tecnici della squadra in cui militava.
Sicot, oggi 32enne, era risultata positiva all’EPO a un controllo effettuato nel 2019 e da allora non ha più corso. Indagini successive hanno poi portato a sapere che l’atleta faceva uso di prodotti dopanti già nel 2016: “Posso finalmente voltare pagine – le parole dell’atleta francese riportate da L’Équipe – Il Tribunale ha compreso la mia situazione e ne ha tenuto conto. Ora non ho alcun divieto di praticare attività sportiva: ho quindi ancora un futuro nel ciclismo e guardo già alle competizioni in questo 2025. E mi impegnerò nella lotta al doping ogni volta in cui avrò la possibilità di farlo”.
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