Coronavirus, stanziati i primi 300 milioni per progetto di 650 km ciclabili a Parigi

300 milioni per costruire circa 650 chilometri di piste ciclabili. È questo l’investimento annunciato dalla regione Ile-de-France per Parigi, dove si vuole creare una rete di nove itinerari sicuri per la bicicletta, denominata la Metro-Bici. Un progetto ambizioso di cui si discuteva concretamente già da qualche mese, che ovviamente in questo periodo ha preso ulteriore slancio, fino alla conferma ufficiale da parte degli organi regionali, pronti così a coprire con fondi pubblici circa il 60% dell’investimento per la realizzazione dell’infrastruttura complessiva, che prevede ovviamente anche realizzazioni di passerelle, ponti e altri snodi cruciali. Il resto (circa 200 milioni) dovrà essere sostenuto dalle province e dai comuni interessati (si arriverà infatti anche in molte delle città limitrofe che compongono la “banlieue parisienne” e dallo stato, che gestisce un apposito fondo dedicato alla bici.

Nell’ambito generalizzato di una nuova mobilità per contenere i rischi di una nuova diffusione del covid-19, come anche le città italiane stanno valutando, la capitale francese propone dunque una soluzione che può essere da esempio. In attesa della concretizzazione del progetto finale, saranno realizzate delle “piste provvisorie”, realizzate sui grandi boulevard della capitale attraverso delle divisioni con pali o della apposita segnaletica, dedicate in generale al traffico dolce, quindi anche monopattini e altri mezzi di questo tipo.

“La bici è uno degli strumenti che permette il distanziamento sociale – spiega la presidente della Regione Valerie Pécresse a Le Parisien, giornale che propone anche la mappa di quello che dovrebbe esserne il percorso – Deve avere un grande ruolo a completamento degli altri mezzi di trasporto, in particolare per evitare la paralisi completa della rete stradale della capitale che verrebbe provocata da un ritorno in massa verso le automobili individuali”.

Dal mese di maggio dunque alcuni tronconi potranno essere già realizzati, in particolare in corrispondenza con le linee di metro più frequentate, che tagliano il centro unendo le periferie. Soprannominate “coronapiste”, queste ciclabili provvisorie saranno dunque un primo passo per facilitare gli spostamenti in bicicletta e proporre una alternativa valida ai mezzi pubblici, che inevitabilmente potranno trasportare una utenza decisamente minore vista la necessità di mantenere la distanza, oltre che alle automobili.

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