Bradley Wiggins vede la luce in fondo al tunnel: “Sono stati anni difficili, ora credo che il meglio sia davanti a me”
Bradley Wiggins continua la sua vita oltre il ciclismo. Dopo il ritiro nel 2016 infatti, l’ex pluricampione olimpico britannico ha affrontato alcuni anni particolarmente complicati a livello personale, trovandosi ad affrontare problemi sia a livello economico sia a livello psicologico che lo hanno condizionato a lungo. Superate, almeno in parte, le difficoltà, il 44enne nativo di Gand si è raccontato al podcast curato dal canale Youtube High Performance, spiegando di trovarsi oggi “nella migliore situazione dei suoi 44 anni di vita” e ringraziando un ex collega come Lance Armstrong per l’aiuto datogli nei mesi di difficoltà appena trascorsi.
“Ho vissuto dei momenti davvero bui. – spiega Wiggins – Il mio successo nel ciclismo mi ha permesso di raggiungere vette altissime, ma come tanti altri ho vissuto anche l’altra faccia della medaglia. Ho passato gli ultimi cinque anni a mettere le cose a posto nella mia testa e finalmente mi sono assunto responsabilità per la mia vita. Credo che i miei migliori anni debbano ancora arrivare“.
Il vincitore del Tour de France 2012 ha poi raccontato di come, poco dopo il ritiro, abbia affrontato un periodo buio: “Mi sono autocommiserato. Ho iniziato a bere, ad essere sempre in ritardo e a lasciare che le mie paure condizionassero il mio comportamento”. Fortunatamente, però, il peggio sembra essere ormai alle spalle e Wiggins ha voluto ringraziare anche Lance Armstrong per essersi offerto di aiutarlo nei momenti più difficili: “Lance mi ha aiutato molto negli anni passati, e ancora di più in quest’ultimo. Si è offerto di pagarmi la terapia da lui ad Atlanta dove stai una settimana anche senza telefono. Lance era pronto ad aiutarmi finanziariamente. È una brava persona. Ovviamente non voglio appoggiare quello che ha fatto, ma credo che quello che sta affrontando sia leggermente sproporzionato. Da qualche parte anche lui ha un cuore”.
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