Mondiali Zurigo 2024, Tadej Pogačar incredulo dopo l’impresa: “Il mio attacco è stato probabilmente stupido, ma fortunatamente sono riuscito a vincere”

Tadej Pogačar vince la prova in linea élite i Campionati del Mondo di Zurigo 2024. Attaccando per la prima volta a 100 chilometri dalla conclusione e rimanendo poi in solitaria quando di chilometri al traguardo ne mancavano ancora 50, il fuoriclasse sloveno si è aggiudicato il suo primo titolo iridato, mettendo la ciliegina sulla torta a quella che è stata una stagione incredibile che, con quella di oggi, recita 23 nella colonna delle vittorie. Un attacco sulla carta folle quello del 26enne, che ha allungato sui suoi principali avversari quando ancora sembrava troppo presto, ma che con l’aiuto di Jan Tratnik si è trasformato in una vera e propria cavalcata fino al successo.

Intervistato pochi minuti dopo l’arrivo il neo campione del mondo non nasconde tutta la sua incredulità per l’impresa appena portata a termine: “Non riesco a credere a quello che è appena successo. Dopo questa stagione mi sono messo molta pressione addosso oggi. Avevo pressione da parte mia e da parte della squadra. Siamo venuti qui per vincere. La corsa si è accesa rapidamente, c’era una fuga del mattino pericolosa e io ho lanciato un attacco che è stato probabilmente stupido, ma fortunatamente Jan [Tratnik] era lì con me. Da quel momento non ho più mollato fino al finale ed è venuta fuori una giornata incredibile. L’attacco non era programmato. Il piano era di tenere la corsa sotto controllo, ma la corsa si è accesa presto e io ho deciso di attaccare a mia volta. Fortunatamente sono riuscito a vincere, ma è stata durissima“.

Con questo successo, Pogačar aggiunge al suo palmares uno dei pochi titoli che ancora mancavano all’appello e indosserà per la prima volta la maglia iridata: “Volevo tantissimo questa vittoria. Dopo tanti anni a lottare per il Tour de France e per altre corse non ho mai avuto il mondiale come obiettivo chiaro. Quest’anno tutto è andato liscio e dopo una stagione perfetta sono riuscito a conquistare anche questo obiettivo, ancora non ci credo. Devo ringraziare tutta la squadra, senza di loro non sarebbe stato possibile. Sono orgoglioso“.

Dopo la premiazione, lo sloveno si è presentato anche ai microfoni dei nostri inviati: “È incredibile, non posso credere a quello che è appena successo. La maglia iridata è qualcosa che, da bambino, non osi nemmeno sognare di avere, e non posso credere che sia appena successo. Sono felicissimo. Non riesco a descrivere come mi sono sentito, ma posso dire che nell’ultima ora, o nelle ultime due ore di gara, ho vissuto tutte le emozioni possibili. Sono ancora emozionato e non riesco a credere a quello che è successo”.

Il 26enne ha poi ribadito che l’attacco non era assolutamente pianificato: “Ovviamente non era previsto, è stato stupido. Chiunque pianifichi una cosa del genere, non ha un quoziente intellettivo molto alto (ride, ndr). Ma a volte in gara si fanno cose stupide e a volte funzionano, a volte no. Oggi ha funzionato ed è stata una giornata incredibile. Ho avuto buone gambe fino all’ultimo giro, ma non mi sono mai arreso e ho spinto fino in fondo”.

Il neo campione del mondo avrà ora l’occasione di mettere in mostra la sua nuova maglia iridata sulle strade italiane, a Giro dell’Emilia, Tre Valli Varesine e Il Lombardia: “Non vedo l’ora di andare a correre in Italia le ultime tre gare della stagione con questa maglia, è un sogno che diventa realtà. Voglio dire, non osavo nemmeno sognare di avere una maglia iridata quando ero bambino, quindi questa maglia significa ancora di più”.

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