Mondiali Zurigo 2024, anche Eddy Merckx si inchina a Tadej Pogacar: “È evidente che ora è più forte di me”
Tadej Pogacar ha raggiunto e superato il mito Eddy Merckx? A sentire il belga la risposta è incredibilmente sì. Forse nessuno avrebbe mai pensato di sentirglielo dire, ma la leggenda fiamminga, colui per cui passa praticamente ogni record del ciclismo, sembra ormai definitivamente conquistato dal fenomeno sloveno, tanto da inchinarsi a lui in un confronto. Dominatore della prova in linea che ieri ha chiuso i Mondiali di Zurigo, il classe 1998 ha sbaragliato la concorrenza (colpevole di averne incredibilmente sottovalutato l’attacco) per mettere la maglia iridata dopo il rosa del Giro d’Italia e il giallo del Tour de France.
Il Cannibale ammette che lo sloveno ha fatto meglio di lui: “È evidente che ora è più forte di me – ha spiegato ieri a L’Equipe – Lo pensavo già in cuor mio quando ho visto quello che ha fatto nell’ultimo Tour de France, ma stasera non ci sono dubbi”. E se il palmarès di Merckx è ancora irraggiungibile e comunque difficilmente lo sarà nella sua estensione e profondità, il belga attribuisce tuttavia più importanza al modo che alle cifre.
“Ovviamente non si possono paragonare le epoche, ma qui abbiamo a che fare con un corridore incredibile -ha rilanciato colui che a pari età del fenomeno di Komenda aveva messo in bacheca due volte Giro, Tour, Liegi-Bastogne-Liegi e Parigi-Roubaix, nonché un Mondiale, quattro Milano-Sanremo e un Giro delle Fiandre (numeri superiori, ma non poi di moltissimo rispetto allo sloveno) – Io non attaccavo a 100 chilometri dall’arrivo di un Campionato del Mondo. Quello che ha ottenuto oggi è inimmaginabile”.
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