XDS Astana, il DS Dario Cataldo commenta l’ottimo inizio di 2025 della squadra: “C’era bisogno di grandi cambiamenti per tornare al top, crediamo ancora di poter rimanere nel WorldTour”

Tra le grandi sorprese di queste prime settimane del 2025 c’è sicuramente l’ottimo inizio di stagione della XDS Astana. Reduce da alcune annate complicate, nelle quali ha faticato a trovare risultati importanti e, per questo motivo, è a rischio di retrocessione dal WorldTour, la formazione kazaka è partita con il turbo in questo primo mese di gare per recuperare il terreno perso negli scorsi anni, trovando numerosi piazzamenti e, nello scorso fine settimana, le prime vittorie stagionali. A testimoniare il buonissimo avvio del team sono anche i ranking UCI: nella graduatoria a squadre annuale, infatti, la compagine kazaka è seconda solo alla UAE Team Emirates XRG, mentre nella classifica triennale ha già recuperato più di 1000 punti alla Cofidis, che attualmente occupa il 18° posto, l’ultimo utile per la permanenza nella massima divisione.

A commentare il positivo inizio di stagione è stato Dario Cataldo, da pochi mesi tra i direttori sportivi della squadra dopo il ritiro dall’attività: “Come spesso accade nello sport, tutto si svolge in una sorta di circolo vizioso – ha dichiarato l’abruzzese in un’intervista a Wielerflits – Ci sono periodi in cui si è al top come squadra, ma anche periodi in cui altre squadre salgono alla ribalta. All’Astana si sentiva che mancava qualcosa da anni, e anche la squadra stessa si è resa conto che aveva bisogno di grandi cambiamenti per tornare al top. Hanno iniziato a farlo già l’anno scorso. Il grande obiettivo per il 2024 era la storica vittoria di tappa al Tour de France con Mark Cavendish. Le prime innovazioni sono state implementate in questo contesto. Ma poi è emerso che era necessario molto di più per raggiungere di nuovo il nostro livello nel 2025“.

“La ricerca ha richiesto molto tempo – ha proseguito il 39enne – Non è sempre stato facile capire cosa mancava esattamente. E come colmare queste lacune. Inoltre, non si può ottenere qualcosa di simile in due giorni. È una combinazione di buoni corridori, buoni membri dello staff e buoni materiali che assicura un gruppo motivato. I buoni risultati si ottengono quando tutti questi pilastri si uniscono“.

A dare un impulso ai cambiamenti è stato anche l’arrivo dello sponsor cinese XDS: “Sono il principale produttore di biciclette in Cina. Finora vendevano biciclette solo in Cina. La loro idea era quella di diffondere il loro marchio nel resto del mondo. Per questo hanno scelto il nostro team per sviluppare il loro progetto. Hanno molta esperienza nella costruzione di telai di alto livello e i risultati che sono stati in grado di presentarci erano già ottimi. Ma hanno anche molte idee per continuare a migliorare e innovare. Hanno già avanzato proposte per rendere le bici ancora migliori, e sento pareri positivi da parte dei corridori“.

Oltre alle bici, il nuovo sponsor ha portato anche un aumento del budget: “Questo fa parte dell’accordo. Ma la squadra ci ha pensato bene. Se un fornitore di bici ti dà un sacco di soldi ma produce bici di bassa qualità, sai che perderai molto e che i risultati non ti seguiranno. Viceversa, se si ottiene un’ottima bicicletta ma non si hanno soldi, non c’è budget per attirare buoni corridori e costruire una buona squadra. Si tratta sempre di trovare il giusto equilibrio, e noi l’abbiamo trovato con XDS“.

Tra gli importanti cambiamenti affrontati dalla squadra c’è stato soprattutto il grande ricambio di corridori e il forte ridimensionamento della componente kazaka: “La squadra continua a lavorare duramente per permettere ai talenti kazaki di sbocciare, ma questo richiede tempo. Non è qualcosa che si può forzare. Detto questo, siamo sempre stati una squadra internazionale. So che gran parte del parco corridori è sempre stato kazako, ma per questa stagione abbiamo dovuto fare delle scelte per avere i migliori corridori del panorama […] Abbiamo optato per corridori che hanno dimostrato di poter essere costanti nel corso della stagione. C’erano anche corridori molto bravi che possono raggiungere l’apice solo in poche gare a stagione, ma li abbiamo ignorati […] Abbiamo tutti ragazzi che possono ottenere molti punti in tutte le corse di un giorno e nelle brevi corse a tappe. Sanno cosa devono fare, abbiamo un buon nucleo”.

Grazie a queste novità, la formazione kazaka spera di riuscire a mantenere il suo posto tra i team WorldTour: “Ci crediamo ancora. Non solo abbiamo buoni corridori, ma abbiamo anche fatto delle scelte oculate nel calendario. In ogni caso, c’è una buona strategia, ma è incentrata soprattutto su quest’anno. Se l’anno prossimo non saremo più nel WorldTour, sarà un disastro? Ci sono ancora grandi squadre che non sono più WorldTeam, ma possono ancora partecipare a tutte le grandi corse. Certo, si possono perdere alcune gare, ma si può continuare a correre ad alto livello”.

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