Volta a Catalunya 2025, Quinn Simmons: “È un po’ una sorpresa vincere qui perché ero uno dei corridori che aveva votato per non partire a causa del vento”

Vittoria dai molteplici significati per Quinn Simmons nella sesta tappa della Volta a Catalunya 2025. Il portacolori della Lidl-Trek è tornato ad alzare le braccia al cielo a quasi due anni di distanza dall’ultima volta, ottenendo inoltre il primo successo della sua carriera in un evento del WorldTour e in una corsa, quella spagnola, che è un po’ la gara di casa per lui, visto che vive a Girona. La vittoria è inoltre arrivata al termine di una giornata un po’ folle, nella quale la tappa è stata prima accorciata, poi ulteriormente tagliata eliminando le salite e, dopo una lunga neutralizzazione, si è infine disputata per poco meno di 30 chilometri. Una frazione che, in realtà, il 23enne statunitense non voleva neppure correre.

“Prima dovevamo correre, poi non l’abbiamo fatto, poi una gara breve, poi due giri e poi solo 25 chilometri alla fine – ha riassunto Simmons nell’intervista dopo l’arrivo – È un po’ una sorpresa vincere qui perché, ad essere onesti, ero uno dei corridori che aveva votato per non partire, a causa del vento. Ma è una corsa WorldTour. È la mia prima vittoria nel WorldTour, quindi è molto speciale”.

“Nessuno sapeva cosa sarebbe successo – ha proseguito il 23enne parlando dei pochi chilometri percorsi oggi – Quando la corsa è così breve, può essere molto nervosa. Non sapevamo nemmeno quando saremmo partiti. Ero in fondo tra le ammiraglie a togliermi i gambali, quindi ero nel terzo gruppo. Dopo due chilometri pensavo che fosse finita, ma sono rientrato da solo. È stato pazzesco“.

Originariamente, lo statunitense non avrebbe neanche dovuto partecipare a questa gara: “Mi hanno chiamato solo giovedì scorso per venire. È speciale ottenere la mia prima vittoria in un WorldTour, con la mia famiglia che mi guarda a casa, la mia ragazza e mio fratello al traguardo domani. Questa è quasi una gara di casa per me, vivo vicino a Girona. Non corro quasi mai negli Stati Uniti, quindi la considero la mia gara di casa”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio