Volta a Catalunya 2025, Juan Ayuso si gode il successo e applaude il rivale: “Roglič non mi ha chiuso all’ultima curva, si è comportato da campione”

Juan Ayuso vince la terza tappa della Volta a Catalunya 2025, piegando un rivale del calibro di Primož Roglič su un arrivo molto adatto allo sloveno. Il corridore della UAE Team Emirates XRG ha saputo trovare il suo spazio negli ultimissimi metri, tenendosi dietro il collega giusto di qualche centimetro, in corrispondenza della linea d’arrivo. Lo spagnolo passa così in testa alla classifica generale, con una manciata di secondi di vantaggio proprio su Roglič: il duello fra i due, che si riproporrà anche al Giro d’Italia 2025, era molto atteso e da qui a domenica ci saranno altre occasioni per vederli battagliare.

“Sono riuscito a vincere di fronte a un grande rivale – le parole di Ayuso nell’immediato dopo tappa – Volevo ripagare il lavoro fatto dalla squadra e avevo anche una spinta dalla famiglia, perché giovedì scorso ho perso mia zia. Nell’ultimo chilometro ho pensato solo a quello e penso che questa sia una bella emozione per tutti, dopo alcuni giorni difficili”.

Ayuso ripercorre il finale di gara: “Qui gli ultimi metri sono molto insidiosi, con quella curva a sinistra ai -150 metri – il commento dello spagnolo – Sapevo che avrei dovuto essere in testa in quella curva, ma alla fine non lo ero. Quindi sapevo che non avevo più tempo da perdere e già durante la curva ho provato a passare all’esterno. Primož lì si è comportato da campione, perché qualche altro corridore avrebbe anche potuto chiudermi in quel momento e sarei anche potuto cadere. Ha fatto una volata pulita e a quel punto dovevamo solo arrivare alla linea: sono contento di essere riuscito a batterlo”.

Lo spagnolo aggiunge: “Mi sento molto più forte dell’anno scorso, ma devo continuare a costruire la mia condizione – il pensiero di Ayuso – Voglio essere più regolare e mantenere questo livello per tutta la stagione. Questo è il primo anno, dal 2022 a oggi, in cui non ho problemi. Ne ho avuti tanti, alcuni sono stati pubblici e altri invece no. Stavolta, ho passato un inverno in cui ho fatto tutti gli allenamenti che erano pianificati. Poi, ho ancora 22 anni e penso di poter crescere ancora un po’ dopo ogni stagione. Spero di migliorare ancora in futuro”.

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