Visma|Lease a Bike, la primavera si chiude senza successi: “Non siamo soddisfatti di quello che abbiamo raccolto”

Non è stata una stagione delle classiche da ricordare quella della Visma|Lease a Bike. Nonostante le aspettative della vigilia, la formazione neerlandese non è riuscita a trovare lo spunto decisivo per interrompere il digiuno di vittorie che prosegue ormai dalla Kuurne-Bruxelles-Kuurne dello scorso anno. Le grandi beffe della Dwars Door Vlaanderen e della Freccia del Brabante, con Wout Van Aert sconfitto in volata rispettivamente da Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e da Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) non hanno fatto inoltre che rendere ancora più amari questi due mesi, conclusi con una Liegi-Bastogne-Liegi in cui, pur senza Van Aert, Jorgenson e Vingegaard, i gialloneri non sono riusciti ad andare oltre al 13° posto.

A tirare le somme della campagna primaverile degli olandesi è il team manager Arthur Van Dongen, che inizia rianalizzando proprio la prestazione della Doyenne: “Siamo arrivati a giocarci il quarto posto con tre uomini, ma c’erano tanti avversari. Ben Tulett è stato molto bravo sulla Redoute, ma credo che abbia esitato un  attimo prima di provare a ricucire su Healy e Ciccone. Se ne è reso conto e si è anche incolpato per questa cosa. In ogni caso ha vinto nuovamente il più forte e tutto sommato credo che abbiamo fatto una buona corsa. Dopo la gara ho detto a Ben che saremmo tornati per ottenere di più”.

Un risultato lontano dai migliori piazzamenti non può essere soddisfacente per la Visma, con Van Dongen che trova però degli aspetti positivi nelle prestazioni di un corridore giovane come il 23enne britannico: “Abbiamo trovato in Ben un giovane corridore promettente. Ora è il momento di fermarci un attimo e rianalizzare tutto, poi spetterà a noi della gestione sportiva prendere le decisioni giuste per il futuro, ma non è una cosa che al momento mi preoccupa”.

Il dirigente neerlandese trae infine le conclusioni sulle prestazioni della squadra nell’ultimo mese, anche alla luce delle pesanti defezioni che hanno condizionato le scelte dei Direttori Sportivi: “Non so se il gap è aumentato rispetto alla scorsa stagione. Ma ci sono un sacco di fattori che avrebbero potuto far finire tutto diversamente, come ad esempio la perdita di Christophe Laporte. È stata una perdita pesantissima. Wout van Aert invece ha sicuramente fatto delle buone prestazioni, ma non dobbiamo dimenticarci da dove è partito dopo il suo infortunio. Io non guardo spesso alle classifiche UCI, ma comunque Wout è ancora quinto, il che dimostra che è comunque ancora tra i migliori al mondo. E inoltre ho visto diversi giovani corridori che hanno fatto un buon lavoro. Abbiamo vinto la Parigi-Nizza e il Giro dell’Algarve, e per me la prestazione da sottolineare è quella di Matthew Brennan. Ma noi siamo qui per vincere, e quindi non siamo soddisfatti di quello che abbiamo raccolto“.

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