Visma|Lease a Bike, in Belgio criticano il posizionamento in corsa di Wout Van Aert: “È spaventato, non sembra più quello di una volta”

Wout van Aert non ha avuto l’inizio di stagione che ci si poteva aspettare. Dopo i primi appuntamenti in Spagna e Portogallo, con il secondo posto nella cronometro della Volta ao Algarve come miglior risultato, il portacolori della Visma|Lease a Bike ha dato il via anche alla sua campagna del nord, partecipando ad entrambi gli eventi del weekend d’apertura ma raccogliendo risultati a dir poco deludenti, soprattutto per un corridore delle sue qualità. Sia alla Omloop che alla Kuurne, chiuse rispettivamente all’11° e al 75° posto, si è infatti visto un Van Aert lontano dal fuoriclasse del passato, poco presente in corsa e soprattutto, specialmente sul traguardo di Ninove, lontano dai primi anche in una volata che sulla carta sarebbe stata perfetta per lui.
Dopo gli impegni degli scorsi giorni, ora per il nativo di Herentals è in programma un training camp in altura, finalizzato a trovare la migliore condizione in vista dei grandi obiettivi della primavera: Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. Nonostante manchino ancora diverse settimane alle due grandi Monumento sulle pietre, però, in Belgio c’è chi si chiede se la scelta di Van Aert di non gareggiare nelle prossime settimane non possa rivelarsi controproducente. È di questa idea Cameron Vandenbroucke, ex ciclista professionista e oggi opinionista per il portale belga RTBF che, nel parlare del classe 1994 evidenzia come i suoi maggiori problemi non arrivino da mancanza di condizione, bensì da una mancanza di fiducia in gruppo a causa dei numerosi incidenti che lo hanno visto coinvolto nel corso dell’ultimo anno.
“Quello che è davvero problematico al momento per Wout è il suo posizionamento – spiega la Vandenbroucke intervenuta al podcast On connaît nos classiques – È questa la cosa principale che mi preoccupa anche in vista di Fiandre e Roubaix. In quelle corse è necessario essere posizionati sempre al meglio e credo che Wout abbia perso un po’ di quella sua dote. Mi ha detto la stessa cosa anche Tim Merlier che conosce molto bene Van Aert: ha visto che lui era spaventato e che non era più quello di una volta“.
La soluzione al problema, secondo l’opinionista belga, sarebbe diametralmente opposta rispetto alla scelta presa dal corridore della Visma: “Credo che a lui serva correre per riacquistare fiducia e le sue doti di posizionamento, e queste non sono cose che si possono trovare in allenamento”. Per il momento, però, non sembrano esserci modifiche al programma di Van Aert che tornerà in gruppo solo il prossimo 28 marzo per la E3 Saxo Classic, prima di affrontare la Attraverso le Fiandre come ultimo appuntamento in vista della doppietta Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix tra il 6 e il 13 aprile.
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