UAE Team Emirates, Joao Almeida sceglie gli stessi GT di Tadej Pogacar: “Sarò al suo fianco incondizionatamente, ma può essere un bene anche per me”

Joao Almeida pronto a sacrificarsi a Tadej Pogacar, ma questo non significa che il portoghese non abbia alte ambizioni anche per sé. Come dimostrato allo scorso Tour de France, concluso in quarta posizione malgrado essere stato prezioso supporto dello sloveno, l’essere ultimo uomo della Maglia Gialla ha comunque permesso di lottare per posizioni di vertice, dimostrandosi il migliore alle spalle del trio di dominatori. Certo, non è salito sul podio come il compagno Adam Yates l’anno prima, ma ha confermato che è una possibilità concreta e gli ha dato voglia di riprovarci anche per il 2025. Da qui dunque la scelta di non correre il Giro d’Italia, focalizzandosi sul farsi trovare al meglio delle sue possibilità alla Grande Boucle.

“Naturalmente ho pensato al Giro, ma più ci pensavo e più mi rendevo conto che avrei preferito correre di nuovo il Tour. Ho già fatto molte volte il Giro e la Vuelta, quindi preferirei fare il Tour una seconda volta, nella mia forma migliore, e poi vedrò cosa posso ottenere“, ha spiegato a radsport-news.com senza dunque temere poi di dover lavorare per il campione del mondo nella corsa transalpina… e poi magari anche alla Vuelta a España poche settimane più tardi (una decisione non ancora presa, ma che sembra attualmente molto probabile).

Il 27enne lusitano vuole darsi le migliori chance possibili per ottenere il massimo al Tour, anche se questo non significa ovviamente risparmiare la gamba rispetto al lavoro da fare per Pogacar. “Direi che il mio massimo rendimento è stato al Giro di Svizzera – spiega in riferimento alla stagione conclusa – Poi sono stato un po’ malato e non mi sono sentito al 100% al Tour, ma comunque stavo abbastanza bene […] Anche se sarò al Tour per sostenere Tadej, e lo farò incondizionatamente, può essere comunque positivo per me“.

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