Trek-Segafredo, Vincenzo Nibali pensa a Tokyo: “Voglio arrivarci in forma, ma anche con leggerezza”

Vincenzo Nibali pensa già a Tokyo 2020. Il corridore della Trek-Segafredo ha concluso il Giro d’Italia 2021 senza particolari picchi, fortemente condizionato dall’infortunio che ne ha minato la preparazione nelle settimane di avvicinamento e poi dalla caduta di cui è rimasto vittima proprio all’inizio della terza settimana. Arrivato comunque a Milano per onorare la corsa, come ha voluto ribadire nelle dichiarazioni alla fine della competizione, il siciliano può ora concentrarsi per lavorare al meglio in vista dei prossimi obiettivi. Non è un mistero che le Olimpiadi di quest’estate siano in cima alla lista dei desideri del corridore, che ha un conto in sospeso con la rassegna a cinque cerchi dopo il ritiro a Rio 2016.

In un’intervista concessa ai microfoni di Gazzetta.it, il messinese ha espresso le sue riflessioni sulle Olimpiadi: “Troppa pressione a volte mi manda la testa fuori uso e non è semplice. Correre sempre da leader non è facile. L’Olimpiade è un obiettivo di stagione, anche per i trascorsi vecchi rimane un puntiglio. A volte volere qualcosa a ogni costo non va bene. Bisogna anche arrivarci con un po’ di leggerezza. Sicuramente c’è ancora tanta strada per andarci, un percorso da seguire, delle indicazioni del c.t. della nazione e del team. L’obiettivo è cercare di arrivare in condizione, nella migliore forma al momento giusto“.

Vincenzo Nibali è comunque consapevole di poter contare su compagni di squadra di ottimo livello, che potrebbero risultare protagonisti a Tokyo. Lo stesso siciliano ha fatto qualche nome di corridori potenzialmente in grado di ricoprire un ruolo importante nella nazionale: “Ci sono grandi azzurri che possono correre una grande Olimpiade. Mi riferisco a Caruso, a Moscon che ha fatto un gran lavoro per Bernal al Giro. Mi dispiace tanto per De Marchi, ho visto la sua caduta e spero possa recuperare. Sono tutti grandi corridori e meritano di fare una grande stagione“.

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