Soudal-QuickStep, Remco Evenepoel torna nella discesa del Muro di Sormano per “chiudere definitivamente un capitolo”
Un Remco Evenepoel diverso quello che si mostra sul su canale Youtube, in particolare nel momento in cui torna sul luogo del terribile incidente che avrebbe potuto significare la fine della sua carriera ciclistica. Fatto per mostrare la sua preparazione a Il Lombardia 2023 poi chiuso in nona posizione al termine di una giornata complicata che lo ha visto mostrare ancora una volta il suo carattere, il video pubblicato dal fenomeno belga viene completato dalla visita alla discesa del Muro di Sormano, che ha effettuato insieme a sua moglie Oumi il giorno dopo la corsa vinta da un imprendibile Tadej Pogacar, autore di una tripletta storica.
Tutti ricordiamo quelle immagini che videro l’allora ventenne volare oltre il parapetto di un ponte e finire nel dirupo nel disperato tentativo di seguire in discesa il gruppetto dei migliori. La bici rimasta quasi appoggiata al muretto e il classe 2000 scomparso sono state un momento di grande ansia, che fortunatamente si è risolto con conseguenze molto meno gravi di quelle che si pensava, anche se ne hanno condizionato inevitabilmente l’inverno e la stagione successiva.
Tre anni dopo Evenepoel è dunque tornato su quel ponte assieme a sua moglie, che all’epoca era già al suo fianco. “Non oso guardare quanto è profondo”, confida Oumi mentre dal canto suo il 23enne cerca di mantenere la calma davanti a un cartello stradale ancora presente ma danneggiato dal suo passaggio: “Penso di essere stato io – commenta riguardo l’ammaccatura – Sì, in effetti è a causa mia. È strano che sia ancora lì. Il mio pedale ha toccato questa parte qui. E la mia gamba qui”, spiega, mimando il gesto della caduta.
“Stavamo scendendo molto velocemente, credo che ci stessimo avvicinando agli 80-85 km/h – ricorda – Durante la ricognizione, avevo notato che c’erano due case e quindi due curve potenzialmente pericolose. Ma forse ero un po’ troppo stressato. Ero concentrato sulle due case, quindi quando sono arrivato alla prima ho avuto un blocco mentale e probabilmente ho commesso un errore. Se si vuole affrontare bene questa curva, bisogna prenderla dall’interno. Ma avevo già commesso un errore in precedenza e sono finito all’esterno, il che mi ha portato ad anticipare e calcolare male la curva successiva. Mi sono trovato all’interno della curva (quella che porta al ponte, ndr) e non sono riuscito a prendere la traiettoria giusta, così sono finito all’esterno del ponte. Questo mi ha fatto precipitare”.
Un racconto lucido quello dell’iridato a cronometro in carica, che racconta in maniera diretta e senza esitazioni l’evento che avrebbe potuto cambiare la sua vita per sempre. Un momento dunque importante per lui che è voluto recarsi su quella strada per mettersi definitivamente alle spalle un episodio importante, dal quale l’obiettivo è imparare e non esserne condizionato: “Fa strano tornare qui. Non voglio dire che sono davvero commosso perché penso di aver voltato pagina, ma ovviamente non è la sensazione migliore essere qui. Mi riporta alla mente molti brutti ricordi e anche molto dolore. Tuttavia, credo che sia bene chiudere definitivamente il capitolo. È per questo che siamo qui. Per dimenticare definitivamente questa caduta, al 100%”.
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