Soudal Quick-Step, Patrick Lefevere: “Remco manca tantissimo alla squadra. Paul Magnier mi ricorda Boonen e Museeuw”
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Dopo 22 anni alla guida della Soudal Quick-Step, Patrick Lefevere sta vivendo la sua prima stagione lontano dal mondo del ciclismo. Nonostante la pensione, però, l’ex dirigente belga non ha perso la passione per il ciclismo e per quella che è stata la sua casa negli ultimi decenni, continuando a seguire quanto accade in casa Quick-Step con estrema attenzione anche senza essere più direttamente all’interno della squadra. Intervistato dal sito belga RTBF, Lefevere ha quindi espresso il suo punto di vista su alcuni dei principali protagonisti della formazione belga, a partire dall’infortunato Remco Evenepoel fino ad arrivare alla nuova gemma Paul Magnier che, dopo il secondo posto di ieri alla Omloop Nieuwsblad, ha dimostrato di poter dire la sua anche sulle pietre del nord.
“Spero che riusciremo a fare bene nelle classiche delle Fiandre – si augura Lefevere – Con fenomeni come Van der Poel, Van Aert e Pogacar non è per nulla facile. Qualche anno fa potevamo fare affidamento sulla nostra forza collettiva, ma oggi se uno come Van der Poel attacca a 80 chilometri dalla conclusione tutte le nostre tattiche diventano immediatamente obsolete. Questo non significa però che si debba mollare, bisogna sempre lottare e cercare di anticipare gli avversari“.
Chi non sarà della partita in questa prima parte di stagione è l’infortunato Remco Evenepoel che, con tutta probabilità, sarà costretto ai box almeno ancora per un mese e mezzo: “Remco ci manca, sono convinto che se decidesse di correre il Giro delle Fiandre sarebbe assolutamente capace di vincerlo. Ma ora i suoi grandi obiettivi sono i Grandi Giri. Sfortunatamente ha questo infortunio, e sono sicuro che stia soffrendo parecchio a vedere i suoi avversari gareggiare e vincere mentre lui è costretto a guardarli in televisione. Per fortuna il Tour è ancora lontano, e se c’è una cosa che ho imparato è che la fretta e il panico sono cattivi consiglieri“.
La formazione belga dovrà quindi trovare nuovi nomi per lottare durante le classiche del nord, ed è proprio in questa ottica che sarà importantissima la stagione del giovane francese Paul Magnier: “Paul è molto giovane, ma spero che anche Yves Lampaert riesca a ritrovare i suoi livelli. Per quello che riguarda Paul noi lo abbiamo seguito da quando era junior. Abbiamo visto dei progressi nonostante lui abbia avuto infortuni e qualche malanno. È un talento enorme. È importante però non forzare le cose: non è lui a 20 anni che deve salvare la squadra. Se dovessi fare un paragone lo vedo simile a corridori come Tom Boonen e Johan Museeuw. So che è un peso importante per un giovane come lui, ma rivedo le stesse caratteristiche”.
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