Soudal Quick-Step, l’addio di Remco potrebbe liberare Ilan Van Wilder: “Potrebbe non essere un male per me, è ora di iniziare qualcosa di nuovo”

La partenza di Remco Evenepoel potrebbe permettere a Ilan Van Wilder di fare il salto di qualità. Il classe 2000, dunque coetaneo dell’ex iridato in linea, arrivò alla attuale Soudal Quick-Step nel 2021 come uno dei primi tasselli nella trasformazione di un team votato alle classiche del Nord a una squadra per i grandi giri al servizio del proprio gioiellino. Nel 2022 fu subito fondamentale per la vittoria del suo capitano alla Vuelta a España e in questi anni è sempre stato uno dei suoi uomini più preziosi, trovando a volte anche la libertà di testarsi in prima persona in alcune corse, anche se mai in grandi palcoscenici.

Uno scenario che ora cambierà completamente con la partenza  del duplice campione olimpico verso la Red Bull – Bora – hansgrohe. Dopo aver accettato in questi anni di sacrificare le proprie ambizioni all’altare dell’amico e compagno, per il 25enne di Jette arriva ora una occasione importante per migliorare quei piazzamenti nei 5-10 che ha già saputo ottenere sinora nelle breve corse a tappe WorldTour come UAE Tour, Giro di RomandiaGiro di Polonia, che si aggiungono ai successi a Giro di Germania e Tre Valli Varesine, entrambi ottenuti nel 2023.

“Ovviamente perdere Remco è un peccato, era uno dei nostri grandi leader – ha commentato per Het Laastse Nieuws – Ma è una decisione che ha preso in base alla sua carriera ed è una sua scelta. Chi siamo noi per esprimere un giudizio?” Lui ha invece firmato quest’anno un nuovo triennale, per cui resterà nella squadra belga fino almeno al termine del 2028 (anche se, come ha spiegato Patrick Lefevere, la legislazione belga apre a cambiamenti anticipati).

“Mi sento felice in questa squadra – aggiunge al riguardo – Potrò continuare a crescere senza avere in testa la questione del contratto. Il mio processo di crescita potrebbe addirittura accelerare ora che Remco se n’è andato. Alla fine non è poi così male per me, nella fase attuale della mia carriera. Forse avevo bisogno di uscire dalla mia zona di comfort. È ora di iniziare qualcosa di nuovo”.

Se la partenza di Evenepoel è dunque una opportunità più che una perdita, che potrebbe consentirgli finalmente di spiccare il volo con le proprie ali, l’ex corridore del Team Sunweb, con il quale firmò il suo primo contratto da professionista lasciando il vivaio della Lotto in cui era cresciuto, ricorda ancora la Vuelta come apice della sua carriera sinora.

“È davvero il momento culminante della mia carriera fino a questo momento – ammette, ricordando come quello fu un momento speciale anche per il team, non solo per il suo capitano – Avevamo perso diversi elementi lungo il percorso e siamo arrivati a Madrid con un effettivo ridotto. Tutti ci dicevano che non saremmo riusciti a controllare la gara, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. E siamo riusciti a regalare la vittoria a Remco”.

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