Parigi-Nizza 2023, Jonas Vingegaard “non avrebbe dovuto attaccare così presto” e “si è spinto oltre i limiti”

Inattesa sconfitta per Jonas Vingegaard alla Parigi – Nizza 2023. Dopo aver guadagnato su tutti i rivali nella cronosquadre ed essersi ritrovato come primo dei big, il leader della Jumbo – Visma ha approcciato con grande fiducia il primo arrivo in salita della Corsa del Sole, ma le cose non sono assolutamente andate come previsto. Il danese ha infatti commesso un paio di errori importanti nella gestione della salita, finendo così per subire un distacco importante al traguardo dal rivale Tadej Pogacar, che con gli abbuoni ha totalizzato un guadagno di 53 secondi su colui che lo scorso luglio lo aveva battuto al Tour de France.

“Non è stata la nostra giornata migliore – commenta dopo il traguardo ai nostri microfoni il direttore sportivo Grischa Niermann – Jonas si sentiva molto bene, ma penso sia andato un po’ oltre i suoi limiti e ha pagato. Non avrebbe dovuto, ma sono cose che succedono in corsa. La squadra ha fatto quel che doveva, nella salita finale era lui a doversi giocare le sue carte e c’era, non ci sono stati problemi da questo punto di vista”.

La prima battaglia è dunque andata allo sloveno, mentre il leader della compagine neerlandese ha probabilmente chiesto troppo a sé stesso, sopravvalutando la sua gamba rispetto a quella dei rivali: “Ovviamente è deluso, sperava chiaramente in qualcosa di meglio. Forse non avrebbe dovuto attaccare in prima persona così presto, ma succede. Si sentiva bene e ha voluto provarci, ma le cose non sono andate come previsto”.

A questo punto la Parigi-Nizza cambia volto per il team, che dovrà trovare una nuova strategia per attaccare un corridore che sta dimostrando uno stato di forma eccezionale: “La corsa finisce domenica pomeriggio, fino a quel momento non ci arrenderemo. Sappiamo che Pogacar in primavera è sempre fortissimo,lo sapevamo già dallo scorso anno e quest’anno sembra di nuovo fortissimo”.

Niermann ci tiene poi a precisare che le condizioni di salute di Vingegaard sono buone e che la mascherina che lo si vede indossare quasi sempre fuori dalla corsa è a pur scopo precauzionale, per evitare che il covid possa condizionare la sua preparazione: “Non è malato, ma abbiamo avuto ancora alcuni casi di covid in squadra e, anche se per il resto del mondo la situazione è risolta, per noi è ancora un problema quindi chiediamo ai nostri corridori di stare lontani il più possibile da pubblico e media senza mascherina”.

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