Lo svolgimento annuale dei Campionati Mondiali su strada rappresenta anche l’occasione per gli annunci relativi alle edizioni future e anche alla creazione di fondamenta per avventure organizzative da mettere in atto ancora più in là negli anni. Per quel che riguarda Kigali 2025, il corrispondente congresso dell’Unione Ciclistica Internazionale ha reso ufficiale l’assegnazione della rassegna iridata del 2031 al Trentino, che sarà “padrone di casa” di un’edizione “super”, ovvero di una rassegna che metterà insieme le gare mondiali di quasi tutte le discipline del ciclismo.
Nelle ultime ore l’orizzonte temporale si è però ampliato ulteriormente, dato che, secondo Ciclismo Internacional, a Kigali stanno iniziando anche le conversazioni relative al Mondiale 2032 (che sarà, diversamente da quello dell’anno precedente, dedicato alla sola strada), conversazioni che vorrebbero il Sud America come Continente designato per l’evento. Nel dettaglio, potrebbe essere la Colombia, il Paese a maggiore tradizione ciclistica di quella zona di mondo, a ricevere l’investitura da parte dell’UCI, stando a quel che si mormora in questi giorni in Rwanda. La cosa però non sarà decisa in questo periodo, dato che per l’assegnazione delle gare iridate del 2032 non è un tema all’ordine del giorno dei lavori che si stanno tenendo a Kigali.
Se così andrà, il Mondiale tornerà in Colombia dopo che saranno passati 37 anni dall’edizione precedente, quella a suo modo storica di Duitama 1995. Il fatto che l’arcobaleno del ciclismo su strada possa trovare la sua fine in Sud America nel 2032 quadra anche con quella che è la geografia delle competizioni che la precederanno. Dopo l’attuale Africa, si andrà in Nord America nel 2026 (Montréal, Canada), in Europa nel 2027 (Haute-Savoie, Francia), in Asia nel 2028 (Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi) e poi, per tre anni consecutivi, si resterà nel Vecchio Continente, dato che sono già state assegnate le edizioni 2029 alla Danimarca, 2030 a Bruxelles (Belgio) e 2031 al Trentino.
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