Lidl-Trek, Tao Geoghegan Hart punta a “tornare al meglio” nel 2025: “Penso che sia un po’ insensato guardare ai grandi obiettivi, prima ci sono dei passi da fare”
Tao Geoghegan Hart preferisce non fissare ancora degli obiettivi per il 2025, se non uno: quello di tornare al meglio. Da quando ha subito la frattura dell’anca nel corso del Giro d’Italia 2023, infortunio che lo ha tenuto lontano dalle gare per parecchi mesi, il 29enne britannico non è ancora riuscito a ritornare sui suoi livelli, faticando a trovare risultati nella sua prima stagione con la maglia della Lidl-Trek. Per questo motivo, il vincitore del Giro 2020 non ha voluto al momento svelare un programma di gare per questa stagione, puntando soprattutto sul suo completo recupero e valutando come andranno le corse nella prima parte dell’anno prima di guardare ai grandi obiettivi.
“Voglio davvero concentrarmi, non necessariamente gara per gara, ma sicuramente concentrarmi sul primo periodo – ha dichiarato Geoghegan Hart a Cyclingnews – Questo è il mio grande obiettivo. In questo periodo dell’anno ci sono molti titoli su obiettivi e annunci, ma questa è la realtà per me. Penso che sia un po’ insensato guardare oltre e iniziare a guardare ai grandi obiettivi“.
“Ci ho provato davvero l’anno scorso, dopo il mio ritorno – ha proseguito il 29enne – Con la squadra stavamo già parlando del Tour prima ancora che io salissi in bicicletta. All’epoca è stato molto stimolante, ma ora mi sembra che l’approccio più logico sia quello di concentrarmi sul tornare al meglio e sulla sensazione di aver voltato pagina rispetto alla frattura della gamba del 2023″.
Lo scalatore britannico è ritornato sul suo infortunio di quasi due anni fa, avvenuto nel momento in cui era pienamente in lizza per il successo finale di quel Giro: “Il giorno in cui mi sono rotto la gamba, ero sicuro al 100% che avrei lottato per la classifica generale in quel Grande Giro, e questo mi ispira molto. È il motivo per cui ho iniziato questo sport. L’obiettivo è quello di tornare lì. Ma prima ci sono dei passi da fare: essere competitivi, anche nelle corse più piccole. Il mio obiettivo è tornare a gareggiare e a guidare la mia squadra e i miei compagni, creando un bel gruppo intorno a me per cercare di vincere le gare, o almeno provarci”.
“Sarebbe molto bello ottenere qualche vittoria – ha ammesso il vincitore del Giro 2020 – È più facile a dirsi che a farsi. Penso che sarebbe anche molto soddisfacente lottare per la classifica generale, per le gare e, soprattutto, sentire che le cose stanno funzionando. Credo che questa sia la cosa fondamentale. Spero che, con 12 mesi di allenamento e di gare nelle gambe, questo mi dia un ulteriore livello di prestazioni”.
La speranza è quindi quella di tornare a essere vincente e un leader per il team: “Vorrei essere qui l’anno prossimo e vedere che la squadra mi riconosce come qualcuno che contribuisce alle gare, che guida la squadra, che fa questo anche giù dalla bici. È importante per me. Si tratta di sentire che lo scopo è stato raggiunto. Personalmente, sento che tutto il duro lavoro che fai e la merda che fai passare alla tua famiglia, che deve assistere a queste gare, ne vale la pena”.
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