Israel – Premier Tech, anche la campionessa olimpica Anna Kiesenhofer ha partecipato per alcuni giorni al ritiro: “È molto bello e sono grata per l’opportunità ricevuta”

La campionessa olimpica Anna Kiesenhofer ha potuto pedalare con gli atleti della Israel – Premier Tech. L’austriaca, vincitrice a sorpresa della prova in linea di Tokyo 2020, infatti, ha avuto la possibilità di prendere parte per alcuni giorni al ritiro della squadra israeliana. Una grande occasione per la classe 1991 che attualmente non è seguita da nessun coach e si era preparata per la sfida a cinque cerchi in autonomia. Per lei, quindi, che non partecipava ad un’esperienza simile da quando nel 2017 correva per la Lotto – Soudal, questa è stata anche l’opportunità per parlare con gli esperti sugli aspetti di cui di solito si preoccupa personalmente.

“Ho sempre letto molto sulla nutrizione e le scienze dello sport – ha raccontato la seconda classificata all’ultima Crono delle Nazioni – ma essere in grado di fare domande agli esperti e vedere come i migliori al mondo mettono in pratica queste cose mi ha arricchita molto. È stato fantastico conoscere i corridori che solitamente vedi solo in televisione, parlare con loro e realizzare che sono con i piedi a terra, persone normali”.

“Sono anche molto forti – ha aggiunto – è impressionante quando sono in strada. Loro sono abituati al mondo del professionismo, con oltre 50 gare l’anno, ma io sono un tipo diverso di atleta. Quindi è stato molto bello passare con loro gli ultimi dieci giorni del training camp e sono molto grata per l’opportunità ricevuta“.

Matthias Brändle è, invece, rimasto stupito dalla sua connazionale: “Conosce molte cose del mondo del ciclismo e tutto quello che ruota attorno. Probabilmente è più informata di tutti noi messi insieme. È stato molto bello averla qui con noi al ritiro e penso che abbia potuto imparare molto da come lavoriamo come squadra. Anche solo come essere in strada, correre in un grosso gruppo, avere più confidenza in discesa perché siamo tutti insieme. Cose come queste possono fare la differenza”.

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