Intermarché – Wanty, Francesco Busatto dopo un 2024 tra alti e bassi: “La varicella ha condizionato la mia stagione, nel 2025 voglio correre il Giro”
Francesco Busatto è una delle grandi speranze per il futuro del ciclismo italiano. Nonostante le grandi aspettative che molti addetti ai lavori, oltre che lo stesso corridore, riponevano sul portacolori della Intermarché – Wanty, il 2024 del nativo di Bassano del Grappa è stato un anno con fortune alterne, in cui ci sono stati alcuni alti, come il quinto posto alla Muscat Classic, un convincente quattordicesimo alla Strade Bianche o i vari piazzamenti in top-10 ottenuti nel finale di stagione nelle classiche italiane, ma anche dei bassi, specialmente nella fase centrale della stagione, quella in cui si concentrano gli appuntamenti più importanti.
In un’intervista a Il Giornale di Vicenza l’azzurro ha raccontato quella che è stata la sua stagione, condizionata dall’aver contratto proprio ad inizio aprile la varicella che, tra le altre cose, gli ha impedito anche di fare il suo esordio al Giro d’Italia: “Non ho mai avuto la varicella da bambino e me la sono presa questa primavera, anche in una forma abbastanza pesante. Dopo la Freccia Vallone ho passato dieci giorni con febbre alta e poi l’infezione mi ha debilitato anche per i due mesi successivi. Quando dovevo spingere a fondo sentivo che mi mancava un po’ di forza e ho fatto molta fatica. Una persona con un lavoro qualsiasi probabilmente non si sarebbe accorta di nulla, ma ai massimi livelli nel ciclismo la differenza si sente eccome. Ho ritrovato delle buone sensazioni solo a fine luglio, quando ormai molti appuntamenti importanti erano passati”.
Nonostante le difficoltà, però, il classe 2002 è riuscito a riprendersi e a concludere la stagione sulla falsariga di come l’aveva cominciata, lanciando ottimi segnali in vista del 2025 in cui spera che la fortuna sia più dalla sua parte: “Dopo quello che avevo passato arrivato a fine stagione non vedevo l’ora di riscattarmi. Volevo andare forte soprattutto alla Veneto Classic perché correvo sulle strade di casa. Ho pagato un po’ di inesperienza e negli ultimi chilometri ho terminato le energie. Però ho imparato un’altra lezione: meglio prendere una borraccia con i carboidrati in più piuttosto che prendere una salita a tutta e saltare un rifornimento. In ogni caso ho finito nei 10 una corsa di oltre 200 chilometri, è stato un bel modo per chiudere la stagione”.
Ed ora l’attenzione è tutta sul prossimo anno, quello in cui, con tutta probabilità, il corridore veneto farà il suo esordio al Giro d’Italia: “Prima ci saranno Strade Bianche, Tirreno – Adriatico e Milano – Sanremo, un’altra corsa che mi piace molto. Inizierò la stagione già a gennaio in Australia, quindi il mio sarà un inverno corto. Ora mi godo qualche giorno di relax alle Canarie e poi al mio ritorno inizierò a lavorare a testa bassa per la prossima stagione”.
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