Ineos Grenadiers, Geraint Thomas commenta positivamente le novità regolamentari: “Toglieranno molto stress”
Geraint Thomas apprezza le novità regolamentari introdotte dall’UCI. Come annunciato qualche giorno fa l’Unione Ciclistica Internazionale ha introdotto tutta una serie di nuove regole e di modifiche al regolamento precedente volte a migliorare la sicurezza in corsa dei corridori. Dall’abbassare il numero di corridori per squadra con la radiolina all’arretrare la neutralizzazione nei finali di tappa da 3 a 5 chilometri dalla conclusione, le nuove regole avranno sicuramente un impatto importante su come verranno affrontate le corse e il corridore della Ineos Grenadiers è convinto che le modifiche si riveleranno positive e che aiuteranno a ridurre i livelli di stress in gruppo.
Nel corso del podcast Watts Occurring, organizzato e gestito direttamente dal gallese e dal suo compagno di squadra Luke Rowe sono stati fra i primi corridori del circuito internazionale a dire la loro sulle nuove modifiche. “I tre chilometri diventano cinque chilometri. Va bene. Anzi devo dire che reputo tutte le regole abbastanza buone”, commenta Rowe, al quale fa eco il vincitore del Tour 2018: “L’esperimento con le radio toglierà un sacco di stress. Le squadre che saranno brave nello studiare il percorso e nel prepararsi, e le formazioni con un forte spirito di squadra, beneficeranno di queste modifiche. Sarà qualcosa di molto diverso, non credi?”.
Più immediato rispetto alle novità regolamentari è invece il Tour de France, a cui il vincitore dell’edizione 2018 parteciperà con il compito di affiancare Carlos Rodriguez, Egan Bernal e Tom Pidcock dopo aver già corso da capitano il Giro d’Italia. Analizzando i favoriti per la Grande Boucle il 38enne ha commentato anche i risultati del recente Giro di Svizzera, dicendosi sorpreso del dominio UAE Emirates ma fiducioso delle possibilità dei suoi compagni di squadra: “Mi devo scusare con Adam Yates. Avevo scommesso su Richard Carapaz, ma la UAE è stata davvero incredibile. Hanno fatto doppietta in tutte le ultime quattro tappe”.
Per quanto riguarda la sua squadra, sottolinea comunque la prestazione di Bernal e Pidcock: “Sfortunatamente Egan ha perso il podio nell’ultima giornata, ma ha fatto una buona prestazione. E Tom ha finito sesto. È stato fantastico vederlo. Ha cominciato bene e ha migliorato costantemente, l’ho visto bene. Questa tendenza a migliorare ogni giorno è un ottimo segnale“.
In conclusione l’esperto scalatore della Ineos – Grenadiers ha anche mostrato perplessità riguardo la scelta di Mark Cavendish di partecipare alla corsa a tappe svizzera in cui non ci sono mai state tappe adatte alle sue caratteristiche: “Mark non ha bisogno di finire il Tour. Deve solo vincere una volta. Il finale del Tour è difficilissimo. Ha bisogno di fiducia. Perché andare in Svizzera?”
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