Ineos Grenadiers, Filippo Ganna non esclude di combinare strada e pista anche dopo Parigi 2024: “Finché il mio corpo me lo permetterà, continuerò a farlo”

Filippo Ganna potrebbe proseguire la doppia attività strada-pista anche dopo le Olimpiadi di Parigi 2024. Grande protagonista dei velodromi, dove negli ultimi anni ha raccolto sette titoli mondiali e uno olimpico e ha fissato il record dell’ora, e tra i migliori cronomen al mondo, il corridore della Ineos Grenadiers ha dato prova di saper conciliare molto bene le due discipline, come dimostrato anche alla recente rassegna iridata multidisciplinare di Glasgow, dove ha conquistato un oro e due argenti. Anche se alcuni addetti ai lavori (i più recenti sono stati Fabian Cancellara e Mario Cipollini) gli hanno consigliato di abbandonare la pista per concentrarsi solo sulla strada, il 27enne ha finora continuato a combinare i due ambiti e non esclude di continuare a farlo anche dopo la rassegna a cinque cerchi parigina del prossimo anno.

Finché il mio corpo me lo permetterà, continuerò a farlo – ha dichiarato Ganna a Olympics.comAnche dopo Parigi? Vedremo, sarà sicuramente motivo di discussione. Ma per ora non ci penso. Non credo che una cosa contraddica l’altra, o viceversa. Infatti, ai Mondiali a cronometro sono riuscito a mantenere certi watt grazie alla sofferenza e alla soglia di acido lattico che si raggiunge solo in pista. Sulla strada non puoi fare lo stesso. Credo che questo mi abbia aiutato a migliorare sotto molti aspetti, perché la resistenza che ottieni su strada può avvantaggiarti molto anche in pista”.

Uno dei grandi obiettivi delle Olimpiadi della prossima estate sarà cercare di ripetere l’oro ottenuto a Tokyo 2020 nell’Inseguimento a squadre assieme a Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan. Un vittoria che è stata un punto di svolta: “Sicuramente ci ha dato la consapevolezza che, lavorando duro, si possono ottenere grandi risultati. Ci ha dato anche tanta voglia di riprovarci. Ogni volta che scendiamo in pista, siamo consapevoli di essere i campioni olimpici. Ci ha dato la grinta, la convinzione di continuare a lavorare per poter ripetere un sogno”.

Il 27enne è però consapevole che per ripetersi bisognerà lavorare sodo: “Bisogna sempre allenarsi, migliorare, cercare di andare avanti e alzare l’asticella. Non è facile migliorare ogni volta, ma bisogna farlo perché lo fanno tutti. Non puoi rimanere al livello di tre anni fa. Devi saper soffrire, sapere che ogni volta che salirai su una bicicletta dovrai soffrire”.

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