Giro delle Fiandre 2024, un magnifico Luca Mozzato secondo a sorpresa: “La miglior prestazione della mia carriera”
Tra le sorprese più belle di questo Giro delle Fiandre 2024 c’è il secondo posto di Luca Mozzato. L’italiano della Arkea-B&B Hotels ha tagliato il traguardo di Oudenaarde 1 minuto e 3 secondi dietro il dominatore Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) battendo al fotofinish in volata l’australiano Michael Matthews (Jayco-AlUla), che ha inizialmente completato il podio di giornata prima di essere declassato dalla giuria. Per il veneto classe 1998 questo è il primo podio in una classica monumento ed è arrivato al termine di una gara estenuante e selettiva, segnata dalla pioggia battente.
“Ci vorrà un po’ per realizzare, sono felicissimo, forse la miglior prestazione della mia carriera – ha detto l’italiano ai microfoni di Radio Rai – Sono stato aiutato un po’ dalla fortuna perché quando abbiamo cominciato i muri non ero messo benissimo, ma siamo riusciti a rientrare senza sprecare nessuna energia. Poi, più i muri passavano più mi sembrava di stare non bene, ma almeno meglio rispetto agli altri”.
Gli ultimi chilometri sono stati decisivi per Mozzato e il gruppetto degli inseguitori, che sono riusciti a riagguantare Alberto Bettiol (EF-EasyPost) e Dylan Teuns (Israel-Premier Tech) a meno di 100 metri dalla linea del traguardo: “Nel finale poi il vento in faccia ci ha un po’ aiutato a rientrare sui fuggitivi e io proprio sulla linea sono riuscito a cogliere questo podio. Sicuramente è una cosa fantastica, soprattutto qui in Belgio, al Fiandre, è diverso da tutti gli altri. Sicuramente me lo godrò”, ha poi concluso Mozzato.
Il corridore di Arzignano è poi stato intervistato anche dai nostri inviati:
Ti saresti immaginato questo risultato stamattina?
”No, assolutamente no”.
Van der Poel ha fatto il Van der Poel, come è stata invece la tua gara?
”La mia idea era quella di sopravvivere il più a lungo possibile nel primo gruppo, che fosse di 60, 40 e 20 corridori. Poi sono anche stato fortunato in quanto tutti sapevano che l’unico modo per battere Van der Poel era attaccarlo in anticipo. Ma se tutti vogliono attaccarlo subito usano un sacco di energie quasi per niente e nel finale erano tutti nello stesso gruppetto, ma con meno energie di me. La mia scelta è stata quindi quella di aspettare e ho avuto la fortuna di trovare alcuni corridori che mi hanno aiutato a chiudere con quelli davanti. Il mio azzardo ha pagato, perché negli ultimi 30-40 chilometri mi sentivo molto bene. Tutto questo va ben oltre le mie speranze di questa mattina”.
Raccontaci dello volata finale, tutti pensavano che Bettiol e Teuns sarebbero saliti sul podio, ma poi siete arrivati voi…
”Onestamente, negli ultimi 2-3 chilometri anche io pensavo che sarebbero saliti loro sul podio. Poi però abbiamo fatto uno sforzo davvero ottimo, cercando di attaccarci l’un l’altro. Alla fine è arrivato questo podio e per me è semplicemente incredibile”.
Ti sei sorpreso delle tue abilità in salita oggi?
”Sì, soprattutto lungo le salite, perché ho sempre pensato di essere un corridore da classiche, ma non a questo livello. Oggi per me è stata una giornata perfetta perché ho fatto la cosa giusta al momento giusto, ho aspettato ed è stata la cosa giusta”.
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