Giro del Delfinato 2025, Remco Evenepoel si complimenta con Pogačar: “Penso che abbia dimostrato ancora una volta chi è il miglior corridore del mondo”
Remco Evenepoel ha dovuto cedere il simbolo del primato a Tadej Pogačar al termine della sesta tappa del Giro del Delfinato 2025. Al pari di tutti gli altri, il belga della Soudal Quick-Step non è riuscito a seguire il ritmo indiavolato del campione del mondo sulla salita finale verso il traguardo di Comloux, perdendo contatto a circa 7500 metri dalla conclusione e giungendo all’arrivo con un ritardo di 1’50” dallo sloveno. Scivolato al quarto posto nella generale a 1’22” dal portacolori della UAE Team Emirates XRG, che gli ha strappato la Maglia Gialla, il 25enne si è presentato ai nostri microfoni dopo l’arrivo per analizzare quanto accaduto oggi.
“In realtà mi sentivo abbastanza bene fino a pochi chilometri dalla vetta – ha spiegato Evenepoel – Dopo il primo chilometro ho sentito subito che la UAE stava facendo di tutto per far staccare quanti più uomini possibile e alla fine ho cercato di mantenere il mio ritmo, ma chilometro dopo chilometro ho rallentato. Quindi forse non è stata la mia migliore giornata in bici o la mia migliore salita finale in assoluto”.
Il campione olimpico non esclude che sulla sua prestazione abbia influito la caduta di ieri, ma non vuole comunque accampare scuse: “È possibile. Alla fine, una caduta non è mai una cosa positiva. Ma credo di non voler dare la colpa della mia prestazione di oggi a una caduta o al caldo, che c’era per tutti. Come ho detto, sulla ripida salita a 40 chilometri dall’arrivo mi sentivo davvero bene. Non ero preoccupato, ma poi, a pochi chilometri dall’arrivo, ho iniziato a sentire che le gambe si stavano svuotando, forse per il caldo o forse perché non sono ancora al massimo della forma. Penso che dovremo analizzare tutto questa sera e concentrarci già su domani, perché c’è un’altra grande giornata in arrivo”.
Il 25enne si è poi complimentato con Pogačar: “È stato incredibile quello che ha fatto oggi. Credo che aver dato più di un minuto a Jonas, quasi 2 minuti a me e 1’30”-1’40” a tutti gli altri corridori davanti a me sia una prestazione eccezionale, soprattutto su una salita di 8 chilometri e mezzo con una parte pianeggiante nel mezzo. Penso che abbia dimostrato ancora una volta chi è il miglior corridore del mondo. Quindi complimenti a lui e alla sua squadra per la prestazione. Penso che domani sarà la stessa storia. Cercheremo di seguirlo il più a lungo possibile e probabilmente di limitare le perdite”.
Al momento, se a cronometro appare più forte dello sloveno e di Vingegaard, il belga sembra invece essere ancora un gradino sotto ad entrambi in salita, ma la speranza è di poter migliorare nelle prossime settimane: “In realtà è esattamente come l’anno scorso. Ho vinto una cronometro. Poi sono caduto e il giorno dopo mi sono staccato e ho perso la maglia. Penso che non sia stato il mio finale migliore, ma devo solo mantenere la calma e guardare avanti. Ma spero che un giorno potrò batterli anche in salita“.