Giro dei Paesi Baschi 2024, Pello Bilbao sulla caduta: “Il problema non è solo il percorso, siamo noi ciclisti a creare il pericolo”

Pello Bilbao non se la prende con il percorso per la caduta al Giro dei Paesi Baschi 2024. Secondo il corridore della Bahrain – Victorious la responsabilità dell’incidente è soprattutto dei ciclisti stessi. Non del singolo che è scivolato per primo, innescando una terribile reazione a catena, ma del gruppo nel suo modo di correre e approcciare alcune situazioni. Il corridore spagnolo sottolinea infatti un nervosismo sempre maggiore e una bagarre esasperata che ritiene porti a queste conseguenze nel momento in cui si esagera con il voler tenere la posizione, portando ad alzare sempre più la velocità, anche a discapito della sicurezza.

“Sembrava dover essere una corsa più tranquilla del solito, meno pericolosa, anche se chiaramente sempre passiamo su strade strette e in zone difficili – commenta ai nostri microfoni dopo la tappa – Quest’anno sembrava più tranquilla in questo senso, ma ci sono comunque molte cadute. Ma forse a questo punto dobbiamo farci qualche domanda noi ciclisti, che siamo quelli che creiamo il pericolo. Ovviamente, tutti i leader con tutti i compagni non ci passiamo, quindi dobbiamo valutare in questo senso il modo di correre”.

Il classe 1990 sottolinea infatti come “ci siano state molte cadute quest’anno e il problema non è solo il percorso”. Secondo Bilbao infatti i corridori affrontano la corsa con sempre maggiore aggressività: “Stiamo arrivando sempre più rapidi in alcuni punti e si nota sempre più tensione in gruppo. Credo che bisogna cambiare questo modo di correre, troppo aggressivo”.

Riguardo il punto specifico, non nasconde comunque che c’era una situazione da attenzionare, anche se ribadisce le responsabilità di un gruppo che ha sottovalutato il problema: “Conoscevo la discesa e sapevo che l’asfalto poteva essere irregolare per colpa delle radici, ma io credo che siamo stati noi ad arrivare troppo veloce. Io ero dietro e andavo più tranquillo perché mi prendevo un po’ di distanza dagli altri”.

Infine, nel mezzo a delle polemiche e discussioni su come doveva essere gestita la corsa dopo l’incidente, il 33enne basco ritiene che “finire la tappa in questo modo sia stato giusto anche nei confronti del pubblico”.

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