Decathlon AG2R, Oliver Naesen fiducioso: “Per il 2025 avremo un abbigliamento rivoluzionario, spero vada come con le bici…”
Oliver Naesen è ormai il decano della Decathlon AG2R La Mondiale. Il belga, 34 anni, fa parte della formazione francese dal 2017 ed è stato fra i testimoni dell’ingresso, molto significativo in termini di sostegno, del marchio Decathlon nel mondo del ciclismo. Naesen, che nel suo periodo migliore è stato grande interprete delle Classiche del Nord e che nel 2024 si è rivisto a buoni livelli – settimo al Giro delle Fiandre – dopo qualche stagione in ombra, aveva subito sottolineato come le cose potessero cambiare in meglio per la squadra, soprattutto sul piano tecnico. E così, effettivamente, è stato, almeno in termini di risultato.
“Cos’è cambiato in questi mesi? Si sono fatti tantissimi passi – le parole di Naesen in un’intervista concessa a In de Leiderstrui – Van Rysel (il fornitore tecnico della squadra – ndr) ci chiama in causa su tutto, dallo sviluppo alla ricerca. Loro chiedono tantissimi riscontri, ma questo poi porta ad avere a disposizione tantissimo materiale. Per il 2025, sono molto curioso di vedere l’abbigliamento che ci forniranno, perché pare sia incredibilmente veloce. Spero che sia rivoluzionario come lo è stata la bicicletta che abbiamo avuto nel 2024. Da quel che si dice, i vestiti da gara potrebbero valere un risparmio di 20 watt, sarebbe una cosa davvero incredibile”.
Come detto, Naesen nel 2024 è tornato a farsi vedere in testa, soprattutto nelle corse a lui molto care: “Al Fiandre ho corso per il podio e la cosa mi ha fatto davvero molto piacere – il ricordo del belga – È una cosa molto motivante, perché è quella la spinta che ti fa scendere dal letto al mattino per andare ad allenarti. Sapevo di avere ancora qualche lampo. Arriva un momento in cui inizi a preoccuparti che quei lampi potrebbero non vedersi in più, ma io, nel 2024, sono andato bene nelle Classiche. È una cosa che mi dà sicurezza, almeno per un po’”.
La Decathlon-Ag2R La Mondiale è pronta per puntare al successo in una delle Classiche di primavera più importanti: “È la nostra ambizione, ma sappiamo che se Mathieu van der Poel è in forma può vincerne cinque su 6 e a quel punto non avremmo molto spazio, considerando anche quanti altri corridori hanno le carte in regola per vincere quando non vince lui. Comunque, se finiremo la primavera con un buon numero di piazzamenti significativi, potremo dire di aver avuto una buona primavera. Bisogna essere realisti”.
Per non lasciare nulla di intentato, comunque, la squadra francese ha già definito le strategie: “Abbiamo fatto un piano cristallino – ancora Naesen – Di recente, non avevamo mai avuto una vera divisione dei ruoli, ma ora l’intenzione è quella di andare alle corse con un piano tattico ben definito, in base alle caratteristiche di ognuno. Considereremo le varie possibilità con cui una corsa può concludersi e avremo i ruoli definiti in base a quello. La nostra squadra sta diventando sempre più professionale e anche questo aspetto rientra in questo tema”.
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