Decathlon AG2R La Mondiale, Sam Bennett vuole rilanciarsi nel 2025: “Mi vedo ancora come un velocista di punta e voglio dimostrarlo”

Sam Bennett punta a ritornare uno dei migliori velocisti del gruppo nella nuova stagione. Reduce da un paio di annate complicate per via di alcuni infortuni e problemi fisici, lo sprinter irlandese auspica che il 2025 possa essere l’anno del suo rilancio ad alti livelli, per tornare a essere quel corridore capace di conquistare successi di tappa al Giro d’Italia, alla Vuelta a España e al Tour de France, dove nel 2020 ha anche conquistato la Maglia Verde. Per il 34enne, quella che sta per iniziare sarà la seconda stagione con la maglia della Decathlon AG2R La Mondiale e arriva dopo un 2024 con più bassi che alti, nel quale è riuscito a conquistare solo quattro tappe e la classifica finale della 4 Giorni di Dunkerque.

Lo ammetto: non è stato il nuovo inizio che speravo – ha dichiarato Bennett a Wielerflits – Ma mi sono ritrovato in un ambiente in cui sono potuto tornare ad essere me stesso. Nello sport di vertice è tutta una questione di momenti. Per ottenere buoni risultati, tutte le capacità che hai devono combaciare al momento giusto. Ho già imparato molto dallo scorso anno. Mi ci è voluto molto tempo per ritrovare il mio sprint. Alla 4 Giorni di Dunkerque e al Giro del Delfinato ho finalmente ricominciato a sentirmi me stesso. Ho perso di nuovo lo slancio durante il Tour de France e verso la fine si sono aggiunti problemi di stomaco. Solo all’inizio di settembre ho sentito di aver ritrovato il mio sprint. Quindi c’è voluto più di un anno”.

“I numeri sono molto buoni – ha proseguito il 34enne – Quando tutto funziona, è facile. Lo si è visto nella 4 Giorni di Dunkerque. Ho vinto quattro volte in cinque giorni. Lì ho visto che ho le capacità per farlo. Ero quasi pronto a decollare, ma poi le cose sono andate di nuovo male. Quindi ci sono stati dei momenti in cui ho dato il meglio di me. È bello constatarlo e mi mantiene motivato. Ma ovviamente voglio di più“.

L’irlandese si considera comunque ancora uno dei velocisti di punta del gruppo: “All’interno della Decathlon AG2R è così, all’esterno a volte lo è meno. Lo sport va avanti, naturalmente. Nei tuoi anni migliori, ricevi molto rispetto e sei visto come una vera personalità nel gruppo. Ma tutto questo è finito altrettanto rapidamente. Emergono sempre più giovani corridori, tutti in lotta per scalzarti dal trono. Questi ragazzi sono nuovi nel gruppo e non ti vedono come un velocista di punta, ma ovviamente tu ti vedi ancora così. È una sensazione molto strana e ci vuole ancora un po’ per abituarsi”.

Aver perso quello status di top sprinter ha reso anche meno facile emergere nelle volate: “Una volta ero più accettato in testa al gruppo nell’ultimo chilometro, perché gli avversari sanno di cosa sei capace. Ma se non sei all’altezza, i corridori gridano che dovresti toglierti di mezzo perché tanto non farai nulla. Se si fanno i risultati, la volata diventa davvero più facile. Ma a volte dipende anche dalla maglia con cui si corre. Alla Soudal Quick-Step avevamo un ottimo lead-out ed eravamo accettati in testa. Ora dobbiamo ottenere questo rispetto anche con il nostro treno alla Decathlon AG2R”.

Per il classe 1990 le ultime stagioni non sono state facili a livello fisico: “Non sono mai stato al meglio dopo l’infortunio del 2021. Quello è stato un momento chiave, perché in seguito non sono più tornato a quel livello per due anni. Ho dovuto ricominciare completamente da zero. Sono stati sicuramente anni persi. In teoria, avrebbero dovuto essere gli anni migliori della mia carriera, considerando la mia età. Ma ho ancora un’età in cui sono fresco. Devo cercare la continuità, iniziare a lavorare in modo sensato e poi fissare gli obiettivi giusti”.

Il velocista irlandese ha poi analizzato come sono cambiate le volate negli ultimi anni: “Siamo in un periodo in cui gli sprint dovrebbero essere adatti a me più che mai. Come corridore, devi essere ampiamente sviluppato e avere un grande motore per competere, ma soprattutto devi essere ancora fresco alla fine. Tutto dipende da come si inizia lo sprint […] Non si può sottovalutare l’impegno che si deve profondere per raggiungere la posizione giusta per lo sprint e avere ancora qualcosa. Questo aspetto sta diventando sempre più importante. Non si vedono spesso volate di 200 metri, ma sempre più spesso di 150 o addirittura 130 metri. Guardate quanti corridori vincono negli ultimi metri […] Quindi bisogna essere abbastanza freschi per vincere e questo è sempre stato il mio punto di forza“.

Per il 2025, Bennett ha le idee chiare riguardo ai suoi obiettivi: “Voglio partire forte. Voglio vincere nel WorldTour, preferibilmente in un Grande Giro, e dimostrare che sono ancora tra i migliori velocisti“. Il 34enne guarda anche alla partecipazione al Tour de France, ma non a tutti i costi: “La partenza del Tour a Lille è molto importante per la squadra. Ma il fatto è che voglio fare il Tour solo se me lo merito e se sono abbastanza forte. Non per il mio status in squadra. Non è divertente andare al Tour se si pensa di non essere abbastanza forti per competere per dei risultati. Voglio andare lì e sentire di poter vincere delle tappe. So di essere abbastanza forte e lo dimostrerò nei prossimi mesi“.

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