Decathlon-Ag2R, la carica di Dries de Bondt: “Ho scelto la libertà e le ambizioni, con Philipsen e Van der Poel in squadra non mi facevano andare in fuga”
Dries de Bondt è un corridore ormai decisamente esperto. 32 anni, professionista dal 2017, il belga ha già messo insieme sette vittorie, fra cui una tappa al Giro d’Italia 2022, il Campionato nazionale 2020 e, nella stagione appena conclusa, la Antwerp Port Epic 2023. De Bondt ha affrontato le ultime quattro stagioni con la maglia della Alpecin-Deceuninck (che in precedenza era Alpecin-Fenix) e si è trovato spesso a celebrare i successi di squadra, grazie soprattutto a Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen: proprio questo, però, lo ha portato a compiere una scelta diversa per il suo futuro, firmando un nuovo contratto con la Decathlon-Ag2R La Mondiale.
“Quando prendevo il via in gare in cui c’erano anche Mathieu e Jasper, sapevo che non avrei potuto andare in fuga – le parole di De Bondt raccolte da WielerFlits– Ma provare l’attacco da lontano è il mio di correre e quindi diventava difficile avere delle opportunità a disposizione. Avevo sempre meno spazio per provare a fare quello che so fare meglio, e non solo per via delle strategie di squadra, ma anche perché le altre formazioni non mi lasciavano libertà di muovermi“.
Ecco, quindi, il cambio di colori: “Per me è un momento di rilancio – aggiunge il corridore belga – Ho fatto una scelta di libertà e di ambizioni personali. Penso che pochi si aspettassero questo trasferimento, ma la nuova squadra mi ha fatto una notevole impressione e mi hanno spiegato tutto in maniera molto dettagliata: il progetto che hanno in testa è bello e mi hanno fatto capire che ci tenevano molto al fatto che io fossi nel loro organico. Questo significa sempre qualcosa”.
De Bondt ha fiducia nel suo futuro: “Alla Decathlon-Ag2R spero di trovare la libertà di muovermi nelle corse di un giorno. Non nascondo che l’offerta economica che mi hanno fatto sia molto buona; io ho 32 anni e devo anche iniziare a pensare al futuro. Sono ancora in buona forma, ma a un certo punto la carriera finisce”.
Obiettivi stagionali? “Devi conoscere i tuoi punti di forza e le tue debolezze – analizza il corridore – E devi fissare i traguardi giusti. Una gara che mi piacerebbe vincere è la Gent-Wevelgem: se penso in maniera realistica, credo che quella sia il traguardo più importante cui posso puntare. Se tutto va come deve, posso far bene in una corsa come quella. Potrei fare molto bene anche alla Parigi-Roubaix, ma bisogna essere anche molto fortunati. Però, in quella gara abbiamo visto corridori che attaccano da lontano arrivare molto vicini alla vittoria…”.
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