CicloMercato, da Belgio e Italia il maggior numero di neopro

A gennaio il valzer del CicloMercato si conclude e, a meno di ingaggi a stagione avviata, il quadro della situazione è chiaro e i roster delle squadre sono definiti. A comporre questi ultimi vi sono anche quei corridori che stanno per intraprendere il primo anno nel professionismo: quest’inverno le squadre WorldTour e quelle Professional hanno ingaggiato un totale di 58 corridori provenienti dal mondo del dilettantismo. Fra di essi, i più numerosi sono quelli provenienti dal panorama under 23 italiano: 15 sono i corridori del Belpaese che possono fregiarsi da quest’anno del titolo di professionista, dei quali cinque sono stati messi sotto contratto da squadre di prima divisione. La squadra dilettantistica che ha lanciato più giovani nel professionismo è stata la Colpack di patron Colleoni, meritevole di aver aperto le porte a sei atleti nel ciclismo che conta. Dietro il Belpaese, seguono Francia, con undici corridori, e Belgio, a quota nove.

Il totale dei neopro’ è numero destinato a crescere nel momento in cui vengono conteggiati tutti i corridori che il regolamento UCI definisce neoprofessionisti, ovvero atleti under 25 che vengono assunti per la prima volta da una squadra World Tour o Professional (avendo dunque potenzialmente già corso con formazioni di terza categoria, il cui status non è considerato professionistico dall’UCI). Complessivamente diventano così 138 i ciclisti che compiono il grande salto nel professionismo vero e proprio, divisi per 28 nazionalità. Con questo regolamento è possibile considerare i movimenti giovanili che si servono di squadre continental piuttosto che di un background dilettantistico nazionale per formare e crescere i nuovi talenti. Tenendo conto di tutti i corridori provenienti dai entrambi i percorsi, l’Italia, che si ferma a 19 atleti, passa la leadership al Belgio, che comanda la graduatoria con 21 neopro: a ruota inseguono la Colombia (merito soprattutto dei tanti under 23 fatti passare al professionismo grazie alla promozione della Manzana – Postobon fra le Professional) con 14 e la Francia a quota 13.

Il 2017 sarà la prima volta nel ciclismo che conta anche per intere squadre e movimenti nazionali. Quest’anno fa il suo esordio nel World Tour un corridore degli Emirati Arabi Uniti: Yousif Mirza Banihammad, ventottenne lo scorso anno in forza alla continental Nasr – Dubai, correrà tra le fila della UAE Abu Dhabi diretta da Beppe Saronni.  Inoltre, questa stagione rappresenta il debutto nel WorldTour per due squadre del Golfo Persico, la Bahrain – Merida e la UAE Abu Dhabi: se la squadra guidata da Brent Copeland è la prima squadra professionistica bahrenita, lo stesso non si può dire per gli emiratini, che hanno già vissuto esperienze nella categoria continental con la Nasr – Dubai, lo Sharjah Team, l’Al Marakeb Cycling  Team e con la più celebre Skydive Dubai, anche se chiaramente il livello della nuova formazione di Saronni è ben diverso da quello dei suoi predecessori. Un percorso di avvicinamento al grande ciclismo, quello degli Emirati Arabi Uniti, testimoniato anche dall’impegno a organizzare gare di rilievo – con il supporto logistico di RCS Sport – come il Dubai Tour dal 2014 e l’Abu Dhabi Tour, che quest’anno è stato promosso nel calendario World Tour.

Anche Israele per la prima volta sarà rappresentato da una squadra Professional: dopo essere stata battezzata con la presenza di Peter Sagan nell’inverno del 2014, la Israel Cycling Academy sale di categoria dopo un anno di militanza fra le continental. Lo stesso discorso vale per la Aqua Blue Sport, neonata formazione irlandese e prima professional per il Paese d’oltremanica. Una speciale menzione va fatta per il Brasile, che, grazie alla presenza fra le Professional – nonostante una sospensione fino al 12 febbraio a causa delle numerose positività dello scorso anno – della Soul Brasil Pro Cycling, farà esordire sette atleti under 23 brasiliani, nonostante sia molto difficile che essi solchino le strade del grande ciclismo del Vecchio Continente. La compagine brasiliana ha messo sotto contratto anche il plurimedagliato paralimpico di Rio 2016 Lauro Chaman: l’atleta, che compirà il prossimo giugno 30 anni, sarà alla seconda esperienza con il ciclismo su strada dopo la militanza con la continental Memorial – Prefeitura de Santos nel 2014, squadra con la quale non ha mai corso in gare ufficiali. Spetterà alla Professional carioca la responsabilità di infrangere un altro muro e decretare un nuovo debutto in questo 2017.

NEOPROFESSIONISTI PER NAZIONE

 

1. BELGIO 21
2. ITALIA 19
3. COLOMBIA 14
4. FRANCIA 13
5. PAESI BASSI 10
6. SPAGNA 8
7. BRASILE 7
8. GRAN BRETAGNA 5
AUSTRALIA 5
10. GERMANIA 4
ISRAELE 4
12. USA 3
REPUBBLICA CECA 3
PORTOGALLO 3
CANADA 3
16. SVIZZERA 2
SLOVENIA 2
NORVEGIA 2
19. DANIMARCA 1
ECUADOR 1
COSTA RICA 1
NUOVA ZELANDA 1
LETTONIA 1
GIAPPONE 1
ESTONIA 1
IRLANDA 1
SUDAFRICA 1
MESSICO 1

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