CicloMercato 2024, le pagelle delle squadre WorldTour: Bora-hansgrohe da 9, UAE e Visma|Lease a Bike piazzano colpi per il futuro – Bahrain, Cofidis e Ineos non convincono
Il CicloMercato 2024, almeno per quel che riguarda le squadre WorldTour, è ormai concluso. Difficilmente ci saranno infatti ulteriori novità, rispetto a quanto già successo nelle scorse settimane, anche se diverse formazioni hanno ancora qualche posto libero prima di arrivare alla soglia massima dei 30 corridori in organico. I movimenti sono stati tanti e alcuni hanno segnato delle vere e proprie svolte per le squadre coinvolte, sia per quel che riguarda gli uomini da grandi corse a tappe sia per ciò che concerne specialisti delle volate e uomini da classiche. Qualche realtà si è mossa molto bene, altre hanno fatto meno, dovendo fare i conti con i lacci troppo stretti posti a chiudere le rispettive borse della spesa. Ecco quindi la carrellata dei nostri giudizi relativi alle operazioni messe in atto e a quelle che possono essere le prospettive per le 18 squadre WorldTour.
Alpecin – Deceuninck, 7,5: La formazione belga opera nel segno della coerenza, senza grandissimi cambiamenti e continuando a focalizzarsi sulle classiche e sugli sprint. Pur perdendo qualche uomo abbastanza importante come Dries De Bondt, Stefano Oldani e Kristian Sbaragli, trova buoni sostituti grazie alle promozioni di corridori come Timo Kielich, Axel Laurance e Luca Vergallito.
Arkéa – B&B Hotels, 7: Alcuni cambiamenti importanti, ma in entrata ci sono nomi interessanti che possono permettere ad una squadra che ora punta decisamente soprattutto sugli sprint di trovare una sua dimensione. L’arrivo più interessante è quello dell’italiano Vincenzo Albanese, ma con Florian Sénéchal è aumentato anche il peso del team in ottica classiche del Nord, oltre che nel treno per le volate. In ottica Classifica a Squadre, sono mosse che possono rivelarsi vincenti.
Astana Qazaqstan, 7: La squadra cambia moltissimo, confermando che al momento non pensa più a fare classifica, ma si concentra soprattutto sugli sprint e sulle classiche. Ci sono comunque alcuni uomini per le salite, come Lorenzo Fortunato, che possono provare a farsi vedere in alcune tappe, trovando altri scenari per dare visibilità e risultati a un team che deve invertire la rotta dopo un 2023 non particolarmente positivo.
Bahrain – Victorious, 5: CicloMercato poco movimentato e senza grossi colpi per la formazione mediorientale, che, soprattutto per mancanza di fondi, non ha potuto compensare la perdita di due corridori importanti quali Mikel Landa e Jonathan Milan. Gli innesti dei giovani Finlay Pickering e Alberto Bruttomesso sono tuttavia interessanti in prospettiva futura e contribuiscono a ringiovanire una delle rose più anziane del WorldTour.
Bora – hansgrohe, 9: Una sessione di CicloMercato di gran lusso quella della compagine tedesca, che, pur perdendo un corridore in prospettiva molto talentuoso come Cian Uijtdebroeks, ha messo a segno il colpo Primož Roglič, con il quale potrà puntare a lottare per la vittoria al Tour de France. Gli innesti di Daniel Martinez, Matteo Sobrero e Sam Welsford, oltre che di alcuni giovani, permettono poi alla squadra di acquistare una maggiore profondità in quasi tutti i settori, a esclusione delle classiche del pavé, dove si registra invece l’uscita di Nils Politt.
Cofidis, 5: Tanti i cambiamenti nella rosa (ben dodici i nuovi arrivi), ma non cambia la sostanza per la formazione francese, che anche quest’anno non ha messo a segno alcun colpo fragoroso, perdendo anzi uno dei corridori più interessanti. Costruita soprattutto per andare soprattutto a caccia di successi parziali e di punti, la squadra ha in tal senso preso alcuni corridori di esperienza e altri che possono portare diversi piazzamenti (in particolare, Stefano Oldani e Stanisław Aniołkowski), ma nel complesso restano pochi gli uomini che possono lottare davvero per i grandi traguardi.
Decathlon Ag2r La Mondiale, 7,5: Gli arrivi di Victor Lafay e Dries De Bondt aggiungono qualità al comparto classiche, ma il vero colpo della squadra è Sam Bennett, che dota la squadra francese di un velocista di alto profilo, anche se reduce da alcune stagioni complicate. La sfida, ora, sarà riuscire a costruire attorno all’irlandese un treno adeguato, cui potrà contribuire anche Edvald Boasson Hagen, l’ultimo rinforzo in ordine di tempo.
EF Education – EasyPost, 6,5: CicloMercato con vista sul futuro per il team statunitense, che rivoluziona e rinverdisce la rosa con l’arrivo di sette neopro’, riuscendo comunque a mantenere i suoi big principali (a eccezione di Magnus Cort) e inserendo due elementi di esperienza come Rui Costa e Michael Valgren. La squadra resta comunque piuttosto completa, anche se ovviamente dovrà essere dato tempo ai tanti giovani di crescere e maturare.
Groupama – FDJ, 5: Dopo il forte ringiovanimento operato lo scorso anno con la promozione di sette Under-23, la compagine francese ha scelto quest’anno di puntellare la rosa con qualche innesto dotato di un po’ più di esperienza, che potrà essere di supporto ai capitani della squadra. Con la perdita di due pilastri come Arnaud Démare e Thibaut Pinot, però, la squadra dovrà sperare soprattutto nell’esplosione dei suoi giovani, alcuni dei quali già in grado di mettersi in evidenza nel 2023, oltre che di Matthew Walls, l’unico tra i nuovi arrivati che sembra poter portare dei risultati.
Ineos Grenadiers, 5: Prima un significativo immobilismo, poi una serie di conferme quasi inevitabili e, per finire, giusto quattro novità. Due di queste, peraltro, sono ragazzi poco più che adolescenti, che promettono molto ma che non potranno garantire, a scanso di clamorose sorprese, subito dei risultati importanti. Sono andati via corridori di livello mondiale, come Tao Geoghegan Hart, Pavel Sivakov e Dani Martinez e ci si deve aspetta quindi molto da Tobias Foss, che arriva dalle delusioni patite con la maglia della Jumbo-Visma, e si conta sulla definitiva esplosione dei tanti giovani, ma già esperti, già presenti in organico.
Intermarché – Wanty, 6,5: I fondi a disposizione non sono quelli da primi posti della griglia, ma la formazione belga non ha perso molto valore rispetto al 2023. Sicuramente peserà la partenza di Rui Costa, ma è rimasto un Biniam Girmay che può sicuramente fare meglio del 2023 e sono “saliti” diversi giovani di buone prospettive, fra cui l’italiano Francesco Busatto. La squadra rimane votata ai successi “intermedi” e a spiccare in contesti non enormemente qualificati; questa, però, sembra proprio la strada giusta per non perdere la licenza WorldTour.
Lidl – Trek, 8,5: Una mezza, se non qualcosa in più, rivoluzione. La squadra statunitense vuole accorciare il divario dalle 2-3 rivali meglio accreditate e per farlo ha sfoderato una serie di operazioni di alto livello, sia a breve termine che in prospettiva futura. Su Tao Geoghegan Hart pende l’incognita del recupero dall’infortunio della scorsa primavera, ma il talento non si discute. Andrea Bagioli e Jonathan Milan rappresentano poi uomini che possono dire la loro sia in chiave successi di tappa che nel panorama delle Grandi Classiche. A completare l’organico sono poi arrivati diversi specialisti di esperienza e di provata qualità, fra cui Tim Declercq, Patrick Konrad e Carlos Verona, che potranno essere fondamentali al momento di scrivere le strategie nelle gare più importanti.
Movistar, 6,5: Il ritorno che non ti aspetti, quello di Nairo Quintana, aggiunge comunque profondità all’organico della squadra spagnola e può togliere un po’ di pressione dalle spalle di Enric Mas, rimasto il “realizzatore” più importanti e quasi unico dopo l’addio di Alejandro Valverde. Al netto di una partenza dolorosa come quella di Matteo Jorgenson, la squadra è stata ringiovanita e potrà sicuramente godere delle qualità e dell’esperienza di due ottimi corridori come Davide Formolo e Rémi Cavagna, che hanno chiuso matrimoni molto duraturi per spostarsi in Spagna. Attenzione poi alla freschezza di Lorenzo Milesi, che potrebbe trovare spazi importanti per la sua crescita e le sue ambizioni individuali.
Soudal – QuickStep, 6,5: Alla fine, dopo la telenovela fusione, è venuto fuori un WolfPack molto rinnovato e sensibilmente ringiovanito. Di pezzi forti ne sono andati via parecchi (Jakobsen, Bagioli, Cavagna, Sénéchal), ma la squadra belga ha deciso di perseguire la linea Evenepoel fino in fondo, affiancando al belga un Mikel Landa che rimane comunque uno dei migliori scalatori al mondo. Fra tanti giovanissimi che ben promettono (occhio allo statunitense Luke Lamperti), va segnalato poi l’arrivo di Gianni Moscon, che proverà a rilanciarsi dopo qualche stagione avara di soddisfazioni.
Team Dsm – Firmenich NLPost, 7: La squadra neerlandese ci ha ormai abituato a campagne di CicloMercato abbastanza particolari, con corridori che se ne vanno prima del tempo e con una squadra principalmente votata alle giovani promesse. Stavolta, però, è arrivato anche l’investimento di attualità, con l’ingaggio di un velocista importante come Fabio Jakobsen, attorno al quale è stato costruito, quasi dal nulla, un treno di supporto che pare molto affidabile. Importante, in chiave successi parziali, anche l’arrivo di Warren Barguil.
Team Jayco – AlUla, 7: Secondo i dirigenti, da tempo la squadra australiana non aveva un organico così forte. I volti nuovi sono sei, a fronte di altrettante uscite, e fra gli arrivi spicca quello di Caleb Ewan, che andrà a raddoppiare il potenziale-volate affiancandosi a Dylan Groenewegen. Attenzione, inoltre, a corridori che hanno già messo in mostra un certo quantitativo di classe, come Mauro Schmid e Luke Plapp.
Team Visma | Lease a Bike, 7,5: Non c’è più Primož Roglič e bisognerà vedere se la cosa verrà ben assorbita o se avrà le conseguenze di un terremoto, soprattutto in chiave “numeri di vittorie”. Non fanno più parte di una squadra che è stata enormemente vincente, nel recente passato, anche pezzi importanti come Nathan van Hooydonck, Jos van Emden, Tobias Foss e Rohan Dennis. Sono arrivati però Cian Uijtdebroeks, grande promessa per le corse a tappe, e un corridore in grande ascesa come Matteo Jorgenson. Attenzione poi ai due giovanissimi norvegesi, Johannes Staune-Mittet e Per Strand Hagenes, promossi dal “vivaio” che potrebbero essere già pronti per fare la differenza nelle corse dei grandi.
UAE Team Emirates, 7: Rispetto al CicloMercato 2023 sono stati ingaggiati corridori dal nome meno roboante. Pavel Sivakov, però, è uno scalatore di grande qualità, Nils Politt aggiunge peso a una squadra abbastanza leggera per la pianura e poi ci sono quattro giovani, uno più promettente dell’altro. Le speranze italiane vertono su Filippo Baroncini, mentre il talento cristallino e tutto da misurare di Isaac del Toro può riportare il Messico, dopo decenni, su una già vibrante cartina del ciclismo mondiale.
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