Budget WorldTour: Ineos Grenadiers davanti a tutti con 46 milioni, seguono UAE a 35 e Jumbo a 25
La Ineos Grenadiers è stata di gran lunga la squadra più ricca del WorldTour anche nel 2022. La formazione britannica si è confermata quella con il budget più alto nel corso della stagione appena conclusa, tenendo a netta distanza in questo senso la UAE Team Emirates, che con i 35 milioni di euro investiti si trova ben undici milioni dietro i rivali. Lo speciale podio è completato, ancora una volta a grande distanza, dal Team Jumbo – Visma, con 25 milioni. A seguire i distacchi si fanno sempre più ridotti, visto che ai piedi del podio c’è la Ag2r Citroën, che ha dichiarato un budget complessivo di oltre 23 milioni (la formazione francese è una delle pochissime a rendere pubblico questo dato). Ci vogliono comunque altri tre milioni per arrivare alle squadre seguenti, Groupama – FDJ, Movistar e Team DSM, tutte segnalate a venti milioni. Budget molto vicino a quello di Bora – hansgorhe (19), Bahrain – Victorious (18) e Quick-Step Alpha Vinyl (18).
A seguire un altro gruppetto raccolto in pochi (sic) milioni, guidato dalla Israel – Premier Tech con 16 milioni. Poi ci sono Cofidis, a quota 15 milioni, e Astana Qazaqstan, Lotto Soudal e Trek – Segafredo, con un budget segnalato attorno ai 14 milioni. A chiudere il WorldTour sono poi EF Education – EasyPost, Intermarché – Wanty – Gobert e Team BikeExchange – Jayco, che possono utilizzare un ammontare di circa dieci milioni.
Da segnalare che le migliori formazioni Professiona si inseriscono nel mezzo di queste ultime, partendo dalla Alpecin – Fenix con un budget complessivo attorno ai 15 milioni. Dietro le francesi Arkéa – Samsic e TotalEnergies attorno ai 13 milioni, mentre più dietro la B&B Hotels – KTM, con una cassa di 7,5 milioni di euro, superata di poco dalla ambiziosa Uno-X Pro Cycling. Per le italiane bisogna scendere ulteriormente, andando sostanzialmente a dimezzare questi numeri visto che Eolo – Kometa, Bardiani CSF Faizanè e Drone Hopper – Androni Giocattoli erano annunciate sui 3-4 milioni (e forse quest’anno la suadra di Gianni Savio nemmeno li ha visti tutti viste le vicissitudini con il suo main sponsor).
Ovviamente, si tratta per la maggior parte di numeri – riferiti in gran parte – non ufficiali, che vanno inoltre esaminati con un certo margine di errore, ma che rendono comunque nel complesso idea dei valori economici in campo. Nel valutare l’impatto economico di ogni squadra, nonché eventualmente quanto l’investimento è stato efficace, bisogna inoltre considerare anche il diverso peso dei contributi pensionistici e delle tasse sugli stipendi nei singoli stati (in alcuni paesi molti più alti rispetto ad altri). Inoltre, alcuni accordi di sponsorizzazione possono prevedere forniture gratuite di materiale tecnico, mentre in altri casi c’è un investimento necessario da parte delle singole squadra per ottenere quel bene.
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