Belgio, porte chiuse su quasi tutte le corse fino ad aprile: “Non è economicamente sostenibile, non potremo farlo di nuovo”

Non sarà ovviamente solo il Giro delle Fiandre a svolgersi a porte chiuse questa primavera. Subito dopo l’annuncio per quanto riguarda la corsa più importante, in programma domenica 4 aprile, sono infatti arrivate le conferme anche per quanto riguarda le altre prove che si svolgeranno nella stessa provincia (ovvero le Fiandre Orientali, che hanno preso queste misure sino al 5 aprile compreso), ma ci si attende che presumibilmente anche nelle altre zone del paese la situazione sarà identica. Non si potrà dunque accedere alle zone di partenza e arrivo, nonché alle salite o ai tratti in pavé, con l’accesso limitato ai residenti (a patto che indossino la mascherina e non creino assembramenti di più di quattro persone).

Intanto, il responsabile di Flanders Classics Tomas Van Den Spiegel ha confermato le sue altre prove coinvolte da questa decisione, ovvero innanzitutto la Omloop Het Nieuwsblad, ma anche quantomeno parte della Gand – Wevelgem (28 marzo), corsa che presumibilmente comunque dovrà subire un trattamento nel complesso simile. “Queste misure saranno probabilmente estese anche ad altre province per la stessa durata”, ha spiegato in una conferenza stampa congiunta con la governatrice Carina Van Cauter il CEO della terza società organizzatrice più importante al mondo.

Se intanto anche la Nokere Koerse (17 marzo) dovrà adattarsi a sua volta in quanto si svolge nelle Fiandre Orientali, si prevede che anche la Dwars Door Vlaanderen (31 marzo) dovrà dunque prendere misure simili, mentre ancora c’è qualche possibilità, seppur decisamente remota, per il pubblico allo Scheldeprijs, in programma il 7 aprile. Nelle Fiandre Occidentali si correranno in quel periodo anche GP Monseré, Bredene Koksijde, E3 SaxoBank Classic e Bruges – De Panne, anche se ovviamente anche le corse previste nel resto del mese sono ancora incerte.

Scenari simili anche in Vallonia, dove martedì 2 marzo si svolgerà Le Samyn. La conferma arriva direttamente dall’organizzazione di corsa, che fa sapere che “si correrà ugualmente a porte chiuse”. La Freccia del Brabante, sempre organizzata da Flanders Classics, si corre invece dopo (14 aprile) e in un’altra provincia, ma fa parte delle corse citate dall’organizzazione come quelle in cui è plausibile che queste misure verranno comunque applicate. Ad essere colpito sarà dunque soprattutto il pavé, ma chiaramente anche le Ardenne cominciano a temere di dover ripetere quanto fatto lo scorso anno. Uno scenario che rischia di creare non pochi problemi economici agli organizzatori.

“Faremo i salti mortali per organizzare tutto senza pubblico anche in questa primavera, ma non possiamo continuare così – ha infatti commentato Van Den Spiegel – Non è economicamente sostenibile. Usiamo molte risorse per far sì che il pubblico del ciclismo non perda un secondo del proprio sport preferito, ma questo chiaramente ha dei costi economici”. La questione del pubblico infatti non si riduce agli spettatori a bordo strada, ma tiene conto anche dei pacchetti VIP che l’organizzazione vende a caro prezzo. Possibilità ora completamente preclusa e che chiaramente rappresenta un mancato introito con il quale bisogna necessariamente fare i conti.

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