Alpecin-Deceuninck, Mathieu Van Der Poel pronto per la Sanremo: “Posso fare bene anche senza aver corso sinora”
Mathieu van der Poel non nasconde le sue ambizioni per la Milano – Sanremo 2024. Il campione del mondo arriva alla Classicissima da campione in carica e, anche se non ha ancora corso su strada quest’anno essendosi preso una pausa dopo l’ennesimo inverno trionfale nel ciclocross, è pronto a difendere il titolo conquistato in solitaria lo scorso anno. Se dovesse riuscirci sarebbe una prima assoluta visto che nessuno ha mai vinto in Via Roma non avendo corso neanche una gara in precedenza, ma ormai sappiamo che il leader della Alpecin – Deceuninck può arrivare dove in ben pochi possono.
“Mi sento davvero bene – spiega a Het Laatste Nieuws – Mi sono allenato molto duramente in Spagna, ma ho bisogno di alcune gare per raggiungere il mio livello massimo [….] La differenza rispetto a due anni fa è che ora sapevamo che questa sarebbe stata la mia prima gara. Per questo motivo ci siamo allenati duramente, per essere qui al meglio. Ma si sa quanto si è bravi solo durante la gara. Quindi ci sono alcuni punti interrogativi, anche se sono riuscito a fare tutto quello che volevo. Quindi mi sento pronto”.
Simile l’approccio per Sporza, per cui non nasconde le sue ambizioni: “Se potessi cambiare qualcosa, vorrei un po’ più di tranquillità – commenta divertito riguardo i suoi allenamenti invernali – Sono molto contento di come è andata la preparazione. L’ideale sarebbe stato correre una corsa a tappe per la Sanremo, ma l’anno scorso è stato un po’ affrettato lavorare per le Strade Bianche […] Posso correre bene anche senza gare. Anche se penso di poter fare qualcosa in più. Ma se posso vincere un monumento senza ritmo, è la Milano-Sanremo“.
Una corsa che secondo il campione del Mondo avrà un copione simile a quello della passata stagione, con un Tadej Pogacar “chiaramente già in buona forma e consapevole di dover rendere la gara dura”. Per questo MVDP si aspetta “una salita veloce della Cipressa prima del Poggio” con una tattica molto semplice in mente, “seguirlo”,
“No, in realtà non c’è molta tattica in questa corsa – aggiunge – Di solito tutto accade sul Poggio. Sarà importante essere ben posizionati sulla Cipressa, poi ovviamente anche sul Poggio e lì saranno le gambe a parlare […] Non mi sorprenderà se sabato allungherà sul Poggio, ma allo stesso tempo tutti sanno che vuole farlo lì. Non sarà facile, ma se sei più bravo degli altri, penso che sia possibile”.
Sullo sloveno, come su tutti gli altri, il classe 1995 è tuttavia consapevole di avere un grande vantaggio: “Potrebbe essere un po’ più facile per me correre sabato, perché ho già vinto la gara. Si può giocare un po’ di più o correre con più pazienza, perché la pressione è minore. Forse questo è un vantaggio. La Milano-Sanremo è forse la Monumento più difficile da vincere”.
Il 29enne neerlandese ha inoltre anche un piano B in squadra, visto che l’uomo veloce del team è Jasper Philipsen: “Avrà un ruolo libero. Jasper dovrà soprattutto vedere come si sente e se riuscirà a sopravvivere al Poggio in un gruppo che potrebbe rientrare o sprintare per la vittoria […] Se c’è la possibilità che io faccia da ultimo uomo? Ne discuteremo sicuramente. Abbiamo già corso insieme abbastanza da essere onesti sulle nostre gambe e uno sprint dopo la Sanremo non è lo stesso di uno sprint al Tour. Dobbiamo solo essere chiari e onesti”.
Dopo la Classicissima, per Mathieu Van Der Poel arriveranno in ogni caso subito altri appuntamenti ai quali puntare visto che nel suo programma ci sono anche E3 Saxo Classic e Gand-Wevelgem, alle quali seguiranno Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, prima di approdare nelle Ardenne con Amstel Gold Race e presumibilmente la Liegi-Bastogne-Liegi. “Non farò molte gare questa primavera, quindi sono tutti obiettivi. Ma mi aspetto di essere al meglio al Tour. È questo il mio obiettivo con la squadra. Ma sono anche curioso di vedere cosa posso fare alla E3 e alla Gand-Wevelgem”.
Ovviamente, non mancheranno i rivali, visto che si troverà di fronte più volte il rivale di sempre Wout Van Aert, ma potrebbe anche doversi scontrare con l’amico Remco Evenepoel. “Quale temo di più? Non ne temo nemmeno uno. In ogni caso, la Ronde e la Roubaix sono le corse più adatte a me. Una corsa come la Liegi è ovviamente più difficile per me, soprattutto con uomini come Pogacar e Evenepoel al via. Ma vale la pena provare, credo. Ogni gara va corsa e non si sa mai”.
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