Alpecin-Deceuninck, Kaden Groves al fianco di Van der Poel e Philipsen al Tour? “Vedremo in ritiro come sarò uscito dal Giro”

La Alpecin – Deceuninck potrebbe avere un treno d’eccezione al Tour de France 2025. Con Mathieu van der Poel che sembra in grado di riprendersi dall’infortunio al polso, anche se poi resterà da valutare la sua condizione in strada, la formazione neerlandese ha comunque in Kaden Groves una pedina non da poco da potersi giocare in supporto a Jasper Philipsen. Reduce da un Giro d’Italia in cui era arrivato con forti dubbi, ma nel quale sono arrivate buone risposte con una vittoria di tappa e due secondi posti, l’ultimo a Roma, nel giorno conclusivo, lo sprinter australiano sembra aver buone possibilità di essere al via della Grande Boucle,

“Sono venuto che non ero felice della mai condizione, ma alla fine ho trovato la gamba e ho vinto una tappa – spiegava ai nostri microfoni domenica, alla partenza della frazione conclusiva della Corsa Rosa – Al momento il piano è lo stesso, dopo il Giro mi prendo un periodo di riposo, poi vado in altura in vista del Tour”.

Per il classe 1998, dopo tre partecipazioni a Giro e Vuelta, sarebbe l’esordio al Tour al quale si presenterebbe con un bottino complessivo di nove tappe nei GT sino a questo momento, anche se chiaramente lo sprinter di riferimento resterebbe il belga, che ha vinto altrettante tappe nelle ultime tre edizioni, mentre nelle due stagioni precedenti aveva conquistato tre tappe nel GT iberico. Le gerarchi sono dunque chiare e ben definite, anche se qualche occasione per lui, più resistente in salita, potrebbe anche arrivare.

Ma per il momento, non ci sono ancora certezze sulla sua partecipazione, visto che assieme alla dirigenza bisognerà fare le valutazioni nel corso del ritiro in altura, previsto prima dei campionati nazionali europei: “Vediamo come sarò uscito dal Giro – aggiunge –  Vedremo in ritiro come sto e quale sarà la forma”. Senza ovviamente dimenticare che anche le condizioni di Mathieu van der Poel potrebbero avere un ruolo nella decisione, anche se l’australiano resta vago e non nomina mai l’illustre compagno.

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