Mondiali Wollongong 2022, Remco Evenepoel: “Il piano ha funzionato alla perfezione. Ho vinto tutto quel che potevo vincere”

Niente polemiche in casa Belgio ai Mondiali di Wollongong 2022. Lo splendido successo di Remco Evenepoel mette inevitabilmente a tacere qualsiasi possibilità di dubbio riguardo le decisioni della squadra, che ha visto i suoi due capitani alternarsi nelle azioni più importanti e il classe 2000 centrare quella decisiva, mettendoci poi ovviamente il suo grandissimo talento per portarla a compimento. Una azione eccezionale quella del portacolori della Quick-Step Alpha Vinyl, che si porta così a casa il terzo titolo consecutivo dopo la doppietta di Julian Alaphilippe, che parte dall’azione in contropiede a 35 chilometri dalla conclusione con il solo Alexey Lutsenko, restando poi da solo per gli ultimi 25 chilometri. Un finale nel quale riesce a dare 2’21” a tutti!

“Mi sentivo bene e ho provato ad anticipare, poi hi visto velocemente che ero più forte di Lutsenko e sapevo che con un percorso come questo non c’era tempo da perdere e bisognava scattare – racconta subito dopo il traguardo, ancor prima di indossare la sua seconda maglia iridata dopo quella fra gli juniores, precisando subito che “non c’è paragone al riguardo”.

Una tattica studiata a tavolino quella che ha portato al successo il prodigio belga, che ci ha abituato ai suoi lunghi raid solitari: “Ci eravamo divisi, io dovevo partire da lontano e Wout aspettare il finale. Il piano ha funzionato alla perfezione. Per me questa maglia è un grandissimo onore. Quello che verrà sarà un anno speciale, è qualcosa che sognavo ed è straordinario chiudere così una stagione in cui sono riuscito a vincere una Monumento, un GT e ora il mondiale… Ho vinto tutto quel che potevo vincere quest’anno”.

Il vincitore anche dell’ultima Clasica di San Sebastian si è poi fermato anche ai nostri microfoni raccontando la sua commozione sul podio: “Incredibile quello che una vittoria mondiale fa alla testa e al corpo. Un periodo lontano da casa, senza potermi godere la vittoria della Vuelta, venendo subito qui per concentrarmi sulla crono, senza sentirmi troppo bene. Da lunedì a oggi mi sono sentito sempre meglio e ora ho vari motivi per piangere oggi. Nel primo giro Yves Lampaert doveva portarmi avanti e stare con me tutta la giornata e gli ho detto che le mie gambe erano come alla Liegi, forse anche meglio. Sapevo dall’inizio di stare bene, ma non può mai sapere come stanno gli altri, soprattutto in un mondiale, ora sono semplicemente contento di aver vinto oggi”.

Il ventiduenne ha poi spiegato cosa ha provato nei momenti difficili che hanno seguito la caduta al Lombardia del 2020: “Nei momenti difficili non sai cosa ancora hai dentro, ma continui a provarci e giorni come questo sono quello per cui lavori. Come team abbiamo fatto un lavoro impressionante, inserendoci sempre negli attacchi e senza mai correre in difesa. Abbiamo fatto quello che volevamo, con me all’attacco e Wout per lo sprint. Eravamo i più forti sulla carta, ma penso che siamo stati i più forti anche in gara oggi”.

Passando poi alla lingua francese, il neo campione del mondo ha fatto un bilancio della sua stagione e ha annunciato che il suo 2022 finisce con questa strepitosa vittoria: “Una stagione come quella di quest’anno difficilmente ricapiterà, mi godrò al massimo tutto quello che ho fatto quest’anno, ma è una giornata incredibile, la squadra ha fatto un grande lavoro. Insieme ai francesi abbiamo aperto la corsa, penso a cinque o quattro giri dalla fine e da là non c’era più da pensare, solo pedalare, pedalare, pedalare. A un certo punto avevamo due minuti, volevamo correre all’offensiva, ma anche in difensiva con Wout per preservarlo per lo sprint, ma quello che abbiamo fatto vedere è la corsa che volevamo fare e penso che meritavamo di vincere oggi. Non so cosa vuol dire tutto questo per il futuro. Al momento voglio godermi quello che ho fatto e la maglia iridata. Farò un’altra corsa quest’anno? No, no, in discoteca può essere”.

 

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