Sul traguardo di Zaragoza Jasper Philipsen non ha mancato l’appuntamento con la vittoria. Il velocista della Alpecin-Deceuninck ha così fatto doppietta, dopo il successo della prima tappa, e si è lasciato alle spalle la mezza delusione del secondo posto di Voiron. Il belga è riuscito a trovare lo spiraglio giusto nel finale di una volata abbastanza caotica, superando Elia Viviani proprio negli ultimi metri di gara e confezionando così la vittoria numero 56 della sua carriera. Philipsen si presentava al via della Vuelta come il velocista puro da battere e sta mantenendo comunque fede alle aspettative.
“Nel finale ho perso le ruote dei miei compagni – il racconto di Philipsen subito dopo l’arrivo – Loro avevano fatto un gran treno, ma io non ero riuscito a rimanere insieme. Ho provato a parlare nella radio, ma nell’ultimo chilometro di una tappa così è dura farsi sentire. Quindi, ho dovuto trovare un varco, prendendo un po’ di vento, ed è stata dura perché sentivo le gambe come se fossero nel cemento. Ma sono riuscito a vincere e sono felice che il lavoro dei miei compagni non sia stato inutile“.
Il velocista belga aggiunge: “Ogni vittoria in un Grande Giro è speciale – il pensiero di Philipsen – Non è mai facile raccogliere un risultato così in una corsa di tre settimane. Ho sofferto molto nelle salite delle scorse tappe per arrivare qui. Sapevo che la Vuelta è una corsa dura, ma, ovviamente, vincere rende tutto molto più semplice“.
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