Vuelta a Espana 2017, Nibali a tutto tondo: “Mi presento al via in piena forma”

Vincenzo Nibali continua nel suo cammino verso la Vuelta a Espana 2017. Reduce da un discreto Giro di Polonia, il siciliano è con la testa verso la partenza di Nimes del 19 Agosto, pronto a riscattare i Giri di Spagna del 2013 e del 2015, oltre che a confermarsi nella corsa di tre settimane che l’ha lanciato nell’Olimpo dei grandi uomini per le corse a tappe. “Mi è sempre piaciuta la Vuelta – esordisce il corridore della Bahrain Merida – È una gara che ho già vinto e le corse spagnole giocano a mio favore”, dimostrandosi ottimista alla vigilia dell’appuntamento iberico.

La fiducia del vincitore del Tour de France 2014 deriva dalla condizione che lo supporta e che ha recentemente dimostrato: “Sono contento della mia forma attuale – prosegue il nativo di Messina – Ho approcciato il Giro di Polonia dopo un periodo di allenamento in quota e non sapevo se sarei stato competitivo. Il nono posto in generale conferma la bontà del mio lavoro e mi presento in piena forma al via”, dando così appuntamento a Madrid il 10 settembre per verificare di essere stato all’altezza delle sue ambizioni.

Interrogato sulle caratteristiche del percorso, Nibali si dimostra cautamente preparato. “Conosco bene alcune salite, fra le quali l’Angliru. Per il resto chiederò al mio amico Purito. Sulla carta è una Vuelta esigente, come al solito”, dichiara l’ex Astana, il quale spende qualche parola sul parterre de roi con il quale si troverà a contendere lo scettro di campeòn. “Sono tutti i grandi ciclisti, assicureremo spettacolo”, fa sapere Nibali, che non fa un nome in particolare. Così aggiunge: “Alcuni provengono dal Tour de France e altri hanno fatto il Giro d’Italia con me, ma tutti possono puntare al podio o alla vittoria finale. Non credo che ci sia un favorito. In realtà, credo che questa gara potrà riservare molte sorprese”.

La Vuelta a Espana ha un sapore particolare per lo Squallo dello Stretto, a cavallo tra il dolce e l’amaro. Infatti, l’ex Liquigas ha confezionato in terra di Spagna prestazioni gloriose, così come ha costruito rimpianti. “La Vuelta mi ha convinto che io sono un corridore per le corse a tappe – debutta il trentaduenne sul tema – La maglia rossa mi provoca ricordi speciali, ma anche il secondo posto alle spalle di Horner nel 2013”. Non solo vittorie e sconfitte, ma delle esperienze spagnole Nibali rammenta il tifo travolgente e ardente dei tifosi a bordo strada – un impatto che motiva il siciliano – ed ha anche tratto anche una lezione di vita: “La sconfitta fa parte dello sport e bisogna sempre guardare al futuro”.

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