Tour de France 2021, Vincenzo Nibali lascia in direzione Tokyo: “Le sensazioni sono buone”
Vincenzo Nibali lascia il Tour de France 2021. Come già annunciato in precedenza, il messinese saluta la Grande Boucle al termine della seconda settimana per concentrarsi sui Giochi di Tokyo 2020. Partito in fuga ieri assieme ai compagni Julien Bernard e Kenny Elissonde, il corridore della Trek – Segafredo non è riuscito a ripetere l’exploit di Bauke Mollema del giorno precedente, ma ha comunque dato segnali di una crescita che spera di poter portare avanti nell’approccio al grande appuntamento olimpico. 11° al traguardo di Andorra, il siciliano ha provato un paio di volte sulle dure salite di giornata, prima di doversi arrendere all’accelerazione decisa di Sepp Kuss, che ha fatto definitivamente esplodere il gruppetto degli attaccanti.
“Una giornata dura, non solo il finale – commenta dopo il traguardo riguardo la tappa del giorno – Abbiamo corso bene con Julien e Kenny, che hanno fatto un grande lavoro per supportarmi. Non era assolutamente facile restare davanti. Nel finale abbiamo provato a spingere e tenere un ritmo alto per fare selezione, che era anche un modo per controllare la corsa. Nella salita finale non c’era accordo in fuga e c’è stato lo scontro diretto fra i più forti. Penso sia stata una buona giornata. Come squadra abbiamo corso in modo aggressivo sin dall’inizio e per me è stato sicuramente un buon test prima di lasciare la corsa“.
Ora lo Squalo dello Stretto sarà completamente concentrato sulla nazionale, con i suoi compagni che nel frattempo saranno impegnati questa settimana nella Settimana Ciclistica Italiana in programma in Sardegna dal 14 al 18 luglio, poi è previsto il volo in Giappone per iniziare ad acclimatarsi e abituarsi al fuso orario. Protagonista assoluto a Rio 2016, Nibali ha scelto per questo 2021 un calendario simile a quello che cinque anni fa lo portò a sfiorare il sogno olimpico, ma le circostanze lo hanno portato a scelte diverse, come il ritiro dalla Grande Boucle.
“Ho vissuto un Tour completamente diverso rispetto alle mie esperienze del passato, ma simile al 2016 prima di Rio – precisa – Il Tour è importante per tutti e ti permette di mettersi a confronto con i migliori al mondo. Penso che sia stato un modo perfetto per me per raggiungere il top della forma a Tokyo. Le sensazioni sono buone, ma per una corsa come i Giochi hai bisogno che tutta la squadra sia al meglio. Sono sicuro che il mio compagno Giulio Ciccone sarà un uomo chiave per la squadra”.
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