Ineos, campanello di allarme per Chris Froome: dubbi tra lo staff dopo che ha lasciato il ritiro in anticipo
Problemi nel percorso di recupero di Chris Froome. In casa Ineos sarebbero così corsi ai ripari, sostanzialmente costringendo Egan Bernal a puntare tutto sul Tour de France, rinunciando al Giro d’Italia. È quanto emerge dal servizio di Bicisport in edicola questo mese. Secondo quanto riporta la rivista specializzata, il Keniano Bianco è infatti tornato anzitempo a casa dal ritiro stagionale e “il suo recupero va a rilento”, aumentando così i dubbi sul suo eventuale ritorno ai massimi livelli, o comunque in tempo per poter ambire a conquistare la Maglia Gialla nel 2020. L’uomo-simbolo del Team Ineos, colui che ha conquistato sette dei dieci grandi giri conquistati dal team in dieci anni di esistenza, non può essere considerato una garanzia dopo il tremendo infortunio subito al Giro del Delfinato e la dirigenza sembra essere preoccupata.
“Dopo due giorni di allenamento in Spagna, il campione britannico che ambisce alla quinta maglia gialla torna a casa. Non sta bene e chissà se si riprenderà”, si legge sulle pagine del mensile BiciSport nel servizio dedicato alla formazione britannica, nel quale si esprime al riguardo anche il direttore sportivo Dario David Cioni.
Uno scenario che avrebbe così portato la dirigenza a non ascoltare le richieste di Bernal, che aveva più volte espresso il proprio interesse nei confronti della Corsa Rosa, nella quale il leader unico sarà così Richard Carapaz, Anche Geraint Thomas (che inizialmente il team pensava di portare al via di Budapest) è stato dirottato completamente sulla Grande Boucle, mentre Gianni Moscon si concentrerà prevalentemente sulle Classiche del Nord, correndo eventualmente un GT al solo servizio dei propri leader, senza ambizioni diverse.
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