Giro d’Italia 2019, Nibali punzecchia Roglic: “Gli ho detto che se vuole venire a casa mia gli mostro i trofei. Non può pensare di vincere correndo così”
Vincenzo Nibali pungola il suo più grande rivale sulle strade del Giro d’Italia 2019 al termine della tredicesima tappa. Destinatario del “J’accuse” del capitano della Bahrain-Merida è l’ex Maglia Rosa Primoz Roglic (Jumbo-Visma), complice a suo avviso di aver avuto un atteggiamento troppo passivo nelle fasi calde della frazione che ha condotto il gruppo a Ceresole Reale registrando la vittoria di Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin). Dopo l’allungo di Mikel Landa (Movistar) a 15 chilometri dalla sede del primo arrivo in salita della Corsa Rosa, lo Squalo ha messo a tirare il suo compagno di squadra Domenico Pozzovivo, provando poi ad allungare nel tratto duro a 4,5 chilometri dal traguardo. A quel punto, dopo una prima risposta di Rafal Majka (Bora-hansgrohe), Richard Carapaz (Movistar) e dello stesso Roglic, il messinese ha deciso di non seguire il contrattacco del polacco, incollandosi alla ruota del vincitore del Giro di Romandia.
Una tattica, quest’ultima, che ha finito per avvantaggiare i vari Landa, Carapaz e Majka, senza contare Zakarin e Bauke Mollema (Trek-Segafredo), che grazie alla fuga di giornata sono tornati prepotentemente in lizza per la vittoria finale. La guerra di nervi con Roglic ha infatti visto Nibali riprovarci a circa due chilometri dall’arrivo prima di mettersi definitivamente alla ruota del rivale perdendo secondi preziosi: ” Con questa classifica almeno gli altri prendono un po’ di responsabilità nel fare la corsa. Oggi ho detto a Roglic che se voleva venire a fare una foto a casa mia – ha sottolineato tra l’ironico e il polemico – gli avrei fatto vedere la bacheca dei trofei. Io non ho bisogno di dimostrare niente, lui ha capito che non avrei fatto nulla e che mi ero un po’ stufato dell’atteggiamento che aveva. A quel punto si è messo a lavorare, ma penso che se vuole vincere il Giro non è quello il modo in cui deve correre”.
Il due volte vincitore del Giro d’Italia ha concluso elogiando la solidità dimostrata oggi dalla squadra: “Noi abbiamo fatto vedere che ci siamo, abbiamo fatto un grandissimo lavoro con la squadra. Pozzovivo è stato veramente grandioso. Per me va bene così, oggi è stata una giornata sicuramente non semplice. La classifica ha subito dei cambiamenti, ma anche dei corridori che erano davanti hanno speso tantissimo perché è stata una giornata molto faticosa dalla partenza all’arrivo”.
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Nibali è tutto ciò di cui il ciclismo non ha bisgono, un corridore scarso, arrogante, che si rifiuta di stringere la mano a Roglic e che si permette di rilasciare certe dichiarazioni, andrebbe multato. Secondo me Primoz ha fatto più che bene a correre così, il giro non lo vincerà lo sloveno, ma Nibali ha la squadra più forte e se Mollema va in fuga deve essere la sua squadra in prima persona a chiudere, non la Jumbo Visma, io se fossi in Roglic mi gli francobollerei alla ruota da qui a Verona e se chiudi bene, sennò affondiamo insieme. Nibali arrogante e presuntuoso. Io tifo Primoz, ma è chiaro che sarà la MOvistar a vincere questo giro.
Buongiorno…ricordate per favore un attimino al Sig. Nibali che tutti i grandi giri che ha vinto aveva dei SUPER SQUADRONI!!!!
Non ho assolutamente nulla contro Vincenzo, anzi, grande stima, ma il modo di correre di Primoz a parer mio è più giustificato, per diversi motivi che non sto qui ad elencare.
Grazie.
Buon Giro a tutti!!!