Un anno fa…Giro delle Fiandre Virtuale 2020, Greg Van Avermaet: “Ero a tutta, come nella realtà. Non ho mai avuto una frequenza cardiaca così alta”

Greg Van Avermaet ha conquistato il primo Giro delle Fiandre in carriera. Soltanto in maniera virtuale. L’asso belga si è imposto nel Giro delle Fiandre Virtuale 2020, un evento organizzato da Flanders Classic, Sporza e Bkoola che comprendeva la presenza di ben tredici professionisti pronti a sfidarsi grazie alle tecnologie digitali e ai misuratori di potenza. Alla fine il corridore del CCC Team ha avuto la meglio, con un’azione nel finale che gli ha permesso di arrivare con ben 20 secondi di vantaggio su Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), secondo classificato, e 21 su un sorprendente Nicholas Roche (Sunweb).Chiaramente il risultato è solo indicativo, ma l’evento ha permesso almeno di avere un minimo di assaggio delle classiche primavera, posticipate a causa del coronavirus.

Il campione olimpico in carica, che manterrà questo titolo per un altro anno a seguito del rinvio di Tokyo 2020ha raccontato le proprie emozioni a Sporza: “È davvero strano correre da casa, ma ho provato a fare del mio meglio. All’inizio mi sentivo un po’ sorpreso dalla velocità ma ce l’ho messa tutta, come sempre. Sul Paterberg sono andato al massimo, e poi sono morto per il finale. Ero completamente a tutta. Era proprio come nella realtà. Sto iniziando a capire che è come in gara, anche se purtroppo non è la vita reale questa. Comunque sono andato a tutta fino alla fine. Ieri sono andato un po’ nel panico con la mia attrezzatura, ma sono riuscito a partecipare con i mezzi giusti. Penso che ci siamo divertiti tutti, e la mia frequenza cardiaca non è mai stata così alta per molto tempo“.

Per Van Avermaet il successo è arrivato anche seguendo i consigli degli altri: “Ho imparato molto dagli avversari. Thomas De Gendt aveva spiegato la differenza tra la strada e il pavé, così ho deciso di andare pienamente sulla strada. Non sono un corridore di potenza, più di guida della bicicletta fuori dai veri e propri ciottoli. Nel complesso non è stato male“. Il belga ora spera naturalmente di poter riprendere il prima possibile le corse, anche per contribuire alla causa del proprio team, colpito da una grave crisi economica.

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